UDC: contributi per le scuole non statali
(ACON) Trieste, 26 set - COM/AB - "E' vero che sono stati
azzerati i contributi previsti dalla legge 9 del 2000 destinati
alle scuole non statali per l'organizzazione di corsi speciali e
programmi formativi integrativi delle attività curriculari?"
E' quanto chiedono con un'interrogazione i consiglieri regionali
dell'UDC Roberto Molinaro, Maurizio Salvador, Gina Fasan e
Giorgio Venier-Romano.
I consiglieri centristi ricordano che, nel quadro dell'azione
tesa a sostenere l'esercizio del diritto allo studio, la Regione
attua iniziative dirette ad assicurare condizioni di parità dei
cittadini per l'accesso ai diversi gradi e ordini di scuola nel
rispetto delle autonome scelte educative delle famiglia. "Per
tali finalità - sottolineano - la Regione è autorizzata a
sostenere gli istituti scolastici non statali che organizzano
corsi speciali, anche a carattere sperimentale, programmi di
attività formative integrative di quelle curriculari e programmi
di aggiornamento e qualificazione degli operatori scolastici".
"Abbiamo avuto notizia - proseguono Molinaro, Salvador, Fasan e
Venier-Romano - che è stato azzerato il corrispondente
finanziamento per l'anno scolastico in corso, senza che ciò sia
stato comunicato alle scuole interessate che, nel frattempo,
hanno già programmato queste attività contando sul sostegno
economico previsto dalla legge. Un simile comportamento -
evidenziano i consiglieri dell'UDC - costituisce una
discriminazione che crea una disparità economica tra le scuole
statali e quelle non statali, al punto da mettere in discussione
la parità giuridica e di compromettere la continuità della
libertà di educazione imperniata sulla responsabilità educativa
della famiglia da esercitarsi attraverso i corpi intermedi della
società civile".
Da qui la richiesta di chiarimenti alla Giunta regionale.
Nell'interrogazione si chiede di conoscere se le notizie
riportate sono vere e, in caso di risposta positiva, quali sono
le reali motivazioni di tale mancato finanziamento. Inoltre
Molinaro, Salvador, Fasan e Venier-Romano sollecitano
"l'immediato ripristino della voce di spesa soppressa, al fine di
dare continuità ai finanziamenti fin qui erogati, condizione
essenziale per garantire l'effettiva parità scolastica tra gli
istituti pubblici e quelli non statali".