Verdi: Metz su Ferriera di Servola (TS)
(ACON) Trieste, 26 set - COM/AB - Nell'arco di pochi giorni si
stanno chiarendo le posizioni degli enti istituzionali sulla
questione della Ferriera, con un gioco al rimando e la rimpallo
che porta a una sola, almeno temporanea, verità: la salute dei
cittadini e dei lavoratori di Servola non è poi così importante.
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale dei Verdi
Alessandro Metz che aggiunge:
Il ministero dell'Ambiente evidenzia la mancanza del Piano
regionale della qualità dell'aria, che deve regolare i termini di
emissioni sull'intero territorio, e che condiziona l'eventuale
autorizzazione di impatto ambientale (AIA) per l'impianto
siderurgico di Trieste. L'assessore regionale all'Ambiente spiega
che ci vogliono mesi, forse anni per stendere e approvare un
documento del genere, ma si pavoneggia per l'approvazione del
disegno di legge sull'inquinamento atmosferico.
L'assessore regionale al Lavoro, nel Question Time in Consiglio
regionale - aggiunge Metz - spiega che i protocolli firmati tra i
massimi esponenti a livello nazionale e locale e la proprietà
della Ferriera non sono assolutamente vincolanti, bensì generici
e non giuridicamente obbliganti. Che possono essere revisionati,
così come richiesto dalla proprietà assieme alla Camera di
Commercio e da Assindustria, se c'è una seria e conclamata
volontà di mantenersi alle condizioni previste: garanzie sul
piano industriale, migliorie per la salute e la sicurezza dei
lavoratori, migliorie sull'impatto ambientale esterno,
mantenimento dei livelli occupazionali e conseguenti ricadute
economiche sul territorio.
Per cui stiamo a vedere. Per cui valutiamo in maniera non
pregiudiziale, così afferma l'assessore Cosolini, le reali
intenzioni del gruppo Arvedi che ha manifestato interesse per lo
stabilimento triestino.
Il procrastinare e il rimpallare: "Sono ben definiti dalla legge,
gli organi e le fattispecie che possono determinare una chiusura
a tutela della salute. Proprio il sottoscritto, al sesto o
settimo annuncio del sindaco in questo senso, lo ha pubblicamente
invitato a passare dalle parole ai fatti" conclude l'Assessore
regionale.
Per cui non ci sono ipotesi riguardanti la ricollocazione dei
lavoratori perché non c'è un'ipotesi reale di chiusura della
Ferriera. Non ci sono ipotesi riguardanti un concreto e
importante investimento da parte della società Servola Spa per un
miglioramento del sistema di emissioni perché si sta discutendo e
valutando una possibile cessione dell'azienda. Non c'è un ipotesi
di chiusura, a questo punto non si può nemmeno più affermare
anticipata in quanto non è proprio prevista, perché gli
sforamenti dei limiti previsti di legge per gli elementi tossici
e inquinanti vengono ancora rilevati in maniera contraddittoria
tra gli i diversi enti atti alla misurazione.
Insomma - conclude Metz - a chi vive quotidianamente e in maniera
cronica il problema dei fumi non resta che continuare a
respirarseli; sembra non ci sia possibilità di risoluzione. La
Ferriera non ha data di scadenza, i fumi vanno "consumati
preferibilmente entro" i propri polmoni, ma non troppo,
altrimenti c'è il rischio di essere ricoverati per malore, come è
accaduto al vigile in servizio nella zona nell'agosto scorso. Non
troppo perché i cittadini devono rimanere in salute, quella
necessaria ad andare a votare, perché di una cosa siamo certi:
che la Ferriera farà ancora parte del programma elettorale di
qualsiasi candidato locale.