CR: accolta mozione insegnanti precari, fine lavori (11)
(ACON) Trieste, 26 set - RC - Accolta all'unanimità con una
modifica suggerita dalla maggioranza e accolta dai firmatari (non
accordi di programma, ma accordi generali tra Regione e
Università), la mozione dei capigruppo del centro-destra che
intende aiutare gli insegnanti precari sostenendoli nelle spese
per i corsi di abilitazione. Trentadue, in tutto, i sì.
Aprendo il dibattito sulla mozione, Gina Fasan (UDC) ha affermato
che le problematiche esposte sono reali; la categoria degli
insegnanti precari è spesso tenuta in poca considerazione; in
questi anni, la laurea in materie umanistiche e scientifiche vale
quanto un pugno di mosche e ciò è fonte di scoramento per molti,
giovani e meno giovani.
Isidoro Gottardo (FI) - uno dei quattro firmatari - ha parlato
delle richieste giunte dai docenti e del fatto che la mozione era
stata depositata ad ottobre 2006, tempo utile perché la Giunta
prendesse dei provvedimenti ma non l'ha fatto.
Roberto Molinaro (UDC) - altro firmatario del documento - ha
ricordato che la Regione ha chiesto allo Stato competenze in
materia di scuola, ma anche la formazione dei docenti quanto
all'insegnamento delle lingue minoritarie, il fatto che le
Università auto-finanziano i corsi con le tasse di iscrizione, il
valore umano.
Adriano Ritossa (AN) ha puntato il dito sul precariato che
colpisce gli insegnanti, in particolare quelli di sostegno (47%)
necessari per ragazzi che non dovrebbero vedersi cambiare il
docente in continuazione. Alle elementari la percentuale del
precariato è dell'8%, del 14% per medie e superiori. Continuità
didattica ma anche evoluzione del corpo insegnante stesso, tra i
compiti delle Università - per Ritossa.
Nevio Alzetta (DS-PD) ha detto che è sottoscrivibile quanto
chiede la mozione, è necessario intervenire per arginare il
precariato. Sua, però, la proposta di modificare la richiesta di
un accordo di programma - vincolo troppo forte - in generici
accordi tra la Regione e gli Atenei. Gli hanno fatto eco
Giancarlo Tonutti e Franco Brussa (Margh-PD), che hanno rimarcato
come l'argomento sia all'attenzione anche della maggioranza. Il
secondo, però, ha posto il problema dei fondi, sempre pochi, a
disposizione delle Università e ha sostenuto che la mozione
poteva essere trasformata affinché includesse altre figure
professionali che hanno bisogno di essere sostenute per i corsi
di specializzazione.
L'assessore all'Istruzione, Roberto Antonaz, ha ricordato i suoi
anni da precario nella scuola e come ci si senta a dover
sostenere ulteriori corsi per poter esercitare. Lo Stato - ha
reso noto - metterà in ruolo 180mila precari: ciò darà un po' di
stabilità agli insegnanti e al contempo impulso alla scuola.
Tornando alla mozione, ha sostenuto che la cifra da pagare per i
corsi è decisa dalle Università, perciò la Regione può
intervenire ad esempio indirizzando all'abbattimento di quella
cifra parte dei fondi che concede loro. Si è quindi impegnato
anche a nome del collega Cosolini, assessore alla Formazione e
Università, a che la questione sia presto risolta. Ha poi
affermato che la Regione non ha mai voluto una scuola regionale,
ma solo la gestione scolastica.
I lavori sono così terminati. Riprenderanno domani mattina, alle
10.00.
(fine)