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CR: accolta mozione insegnanti precari, fine lavori (11)

26.09.2007
17:58
(ACON) Trieste, 26 set - RC - Accolta all'unanimità con una modifica suggerita dalla maggioranza e accolta dai firmatari (non accordi di programma, ma accordi generali tra Regione e Università), la mozione dei capigruppo del centro-destra che intende aiutare gli insegnanti precari sostenendoli nelle spese per i corsi di abilitazione. Trentadue, in tutto, i sì.

Aprendo il dibattito sulla mozione, Gina Fasan (UDC) ha affermato che le problematiche esposte sono reali; la categoria degli insegnanti precari è spesso tenuta in poca considerazione; in questi anni, la laurea in materie umanistiche e scientifiche vale quanto un pugno di mosche e ciò è fonte di scoramento per molti, giovani e meno giovani.

Isidoro Gottardo (FI) - uno dei quattro firmatari - ha parlato delle richieste giunte dai docenti e del fatto che la mozione era stata depositata ad ottobre 2006, tempo utile perché la Giunta prendesse dei provvedimenti ma non l'ha fatto.

Roberto Molinaro (UDC) - altro firmatario del documento - ha ricordato che la Regione ha chiesto allo Stato competenze in materia di scuola, ma anche la formazione dei docenti quanto all'insegnamento delle lingue minoritarie, il fatto che le Università auto-finanziano i corsi con le tasse di iscrizione, il valore umano.

Adriano Ritossa (AN) ha puntato il dito sul precariato che colpisce gli insegnanti, in particolare quelli di sostegno (47%) necessari per ragazzi che non dovrebbero vedersi cambiare il docente in continuazione. Alle elementari la percentuale del precariato è dell'8%, del 14% per medie e superiori. Continuità didattica ma anche evoluzione del corpo insegnante stesso, tra i compiti delle Università - per Ritossa.

Nevio Alzetta (DS-PD) ha detto che è sottoscrivibile quanto chiede la mozione, è necessario intervenire per arginare il precariato. Sua, però, la proposta di modificare la richiesta di un accordo di programma - vincolo troppo forte - in generici accordi tra la Regione e gli Atenei. Gli hanno fatto eco Giancarlo Tonutti e Franco Brussa (Margh-PD), che hanno rimarcato come l'argomento sia all'attenzione anche della maggioranza. Il secondo, però, ha posto il problema dei fondi, sempre pochi, a disposizione delle Università e ha sostenuto che la mozione poteva essere trasformata affinché includesse altre figure professionali che hanno bisogno di essere sostenute per i corsi di specializzazione.

L'assessore all'Istruzione, Roberto Antonaz, ha ricordato i suoi anni da precario nella scuola e come ci si senta a dover sostenere ulteriori corsi per poter esercitare. Lo Stato - ha reso noto - metterà in ruolo 180mila precari: ciò darà un po' di stabilità agli insegnanti e al contempo impulso alla scuola. Tornando alla mozione, ha sostenuto che la cifra da pagare per i corsi è decisa dalle Università, perciò la Regione può intervenire ad esempio indirizzando all'abbattimento di quella cifra parte dei fondi che concede loro. Si è quindi impegnato anche a nome del collega Cosolini, assessore alla Formazione e Università, a che la questione sia presto risolta. Ha poi affermato che la Regione non ha mai voluto una scuola regionale, ma solo la gestione scolastica.

I lavori sono così terminati. Riprenderanno domani mattina, alle 10.00.

(fine)