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CR: legge sloveno, relatore maggioranza Blazina (1)

27.09.2007
11:56
(ACON) Trieste, 27 set - ET - A introdurre la discussione sul disegno di legge per la tutela della minoranza linguistica slovena è stata la consigliera dei DS-PD Tamara Blazina.

Come relatore di maggioranza ha ricordato che questa non è la prima volta che la Regione Friuli Venezia Giulia legifera nel settore della tutela delle minoranze linguistiche storiche e che quest'attività di tutela è un elemento costitutivo della specialità e dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia.

Si è voluto dotarsi di un provvedimento che comprendesse sia le norme di attuazione della legge nazionale di tutela, sia quelle regionali già in vigore e che fosse nello stesso tempo anche un atto di formale riconoscimento della minoranza slovena e di regolamento dei rapporti tra questa e la Regione. Una norma, ha detto Blazina, che sottolinea il valore del plurilinguismo e della multietnicità del Friuli Venezia Giulia, che diventa un'opportunità e non un'imposizione.

Entrando nel merito del disegno di legge, le questioni aperte sulle parlate locali e i dialetti in provincia di Udine, sulla composizione e sul ruolo della commissione consultiva per la minoranza slovena e sul riconoscimento, con relativo finanziamento, delle associazioni di riferimento, la consigliera trova che non siano state del tutto superate e auspica che una soluzione venga trovata in Aula.

I dialetti e le parlate locali sono stati garantiti, rimanendo però nell'ambito della tutela della lingua slovena, però senza imposizioni. La commissione consultiva viene modificata nella sua composizione e in parte anche nel ruolo, che rimane però centrale nella predisposizione degli indirizzi per il riparto dei fondi, sia per le associazioni, come anche per l'uso della lingua slovena negli Enti locali. Nelle disposizioni transitorie vengono poi riconosciute le due organizzazioni che attualmente possiedono le caratteristiche previste per poter essere considerate di riferimento; per le altre si apre la possibilità di venir riconosciute entro il termine fissato in legge.

Tra le novità che il provvedimento presenta c'è, invece, l'istituzione dell'albo delle associazioni slovene, l'iscrizione al quale è condizione per poter usufruire dei contributi regionali. E' prevista inoltre la Conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena con il compito di verificare lo stato di attuazione delle disposizioni contenute nella legge. Un'altra novità è rappresentata dall'istituzione del fondo regionale con il quale potranno essere finanziati progetti particolari, innovativi, iniziative scolastiche e la manutenzione degli edifici adibiti alle diverse attività.

Sul tema del finanziamento e della Commissione consultiva sono previste delle modalità più trasparenti rispetto alla situazione attuale; la legge regionale prevede inoltre le modalità per l'utilizzo dei fondi destinati agli enti locali per l'attuazione del bilinguismo. Le modalità di perimetrazione del territorio interessato sono quelle previste dalla norma nazionale.

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(segue)