News


CR: legge sloveno, dibattito (5)

27.09.2007
13:57
(ACON) Trieste, 27 set - ET - Facciamo emergere le nostre ricchezze, che ci tutelano dalla globalizzazione spinta, discutiamo della norma di tutela muovendo da un principio di modernità e non da richiami ottocenteschi e risolviamo questioni importanti per la nostra regione che per troppo tempo hanno generato divisione. È questa l'appello del consigliere Giancarlo Tonutti (Margh-PD). Ora, discutendo questo provvedimento, ha continuato l'esponente diellino, possiamo verificare se siamo stati in grado di trovare un equilibrio interno in un'ottica che rimarchi la nostra specialità, ridia dignità alle nostre diverse culture. Sarà un lavoro complesso, ma non deve essere ideologicizzato.

Una norma importante, che richiama alla nostra specialità, dovuta alle diversità che esistono nel Friuli Venezia Giulia. Per Roberto Asquini (FI) però, bisogna evitare le forzature e la confusione che si manifestano nella legge in Aula. Le forzature sono di natura economica, dove i destinatari dei finanziamenti sono nominati troppo puntualmente; di natura istituzionale, dove si potrebbe incorrere in problemi interpretativi quando atti pubblici dovessero essere scritti in più lingue; di natura territoriale, quando non si tutela la specificità delle parlate diverse dallo sloveno. Asquini ritiene inoltre inappropriato assegnare finanziamenti specifici a scuole bilingui in zone dove mancano fondi per gli insegnanti di sostegno.

Il consigliere della Margherita-PD Antonio Martini si è appellato soprattutto al buonsenso dell'Aula. La norma di tutela porta arricchimento, ma è importante anche non travalicare e tenere bene a mente le situazioni specifiche, come quella della Val Resia. In quel contesto così particolare, Martini ha auspicato anche la messa in moto un'azione di tutela più composita, così com'è stata fatta in altre situazioni simili, prevedendo azioni di sostegno mirate a far rivivere pienamente la vallata.

(segue)