FI: Camber, su pericolo chiusura IRCCS Burlo Garofolo
(ACON) Trieste, 27 set - COM/MPB - Il consigliere regionale di
Forza Italia Piero Camber ha depositato un'interrogazione sulla
preannunciata chiusura, sostanziale se non formale, del Burlo
Garofolo di Trieste.
"L'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo
Garofolo è in pericolo di chiusura - dichiara Camber - in quanto
l'atto aziendale che deve essere consegnato alla Regione entro il
30 settembre sembrerebbe tutto sbilanciato sulle direzioni
sanitaria, amministrativa e scientifica, mentre sulle attività
sanitarie e quindi di ricerca, vi sarebbe poco o nulla. In tal
modo l'atto aziendale rappresenta la mortificazione dei medici
che ivi lavorano e svolgono, trattandosi di un IRCCS, ad attività
di ricerca".
"Tale atto aziendale - spiega Camber - rappresenta la pietra
tombale del Burlo come IRCCS e quindi come ospedale di
riferimento, per il minimo numero di funzioni operative che
rimarranno attive, ancor prima del suo trasferimento e
assorbimento all'Azienda ospedaliero-universitaria di Cattinara".
"Questa operazione - così il consigliere azzurro - non deve
passare sotto silenzio ed è necessario che il presidente Illy e
l'assessore Beltrame si assumano la loro responsabilità davanti
all'intera comunità regionale di cui l'IRCCS Burlo Garofolo è uno
dei fiori all'occhiello non solo regionali ma nazionali".
"Con l'interrogazione Camber chiede se siano stati consultati i
medici che operano nella struttura ai fini di una costruzione
condivisa dell'atto aziendale e, in caso contrario, se si intenda
restituire l'atto medesimo al Burlo per le necessarie
integrazioni e modificazioni dopo la doverosa consultazione con i
medici. Vuole anche sapere quali siano stati i criteri adottati
dalla dirigenza del Burlo per l'individuazione delle strutture
complesse e di quelle semplici all'interno dell'IRCCS e quali e
quante quelle interamente dedicate alla vera e propria attività
medico-scientifica specifica del Burlo; quali le motivazioni per
la soppressione o l'assorbimento a Cattinara di alcune strutture
complesse specifiche del Burlo; quale sia il futuro scientifico
dell'Istituto e quali ricadute ne deriverebbero dall'applicazione
di tale atto aziendale; infine, Camber vorrebbe un coinvolgimento
del Consiglio regionale su tale dibattito che presenta più ombre
che luci".
"Se l'atto aziendale non sarà radicalmente modificato - conclude
Camber - il Burlo sarà privato di ogni specificità rispetto allo
statuto di IRCCS e sarà equiparato sostanzialmente a un semplice
reparto pediatrico. In tempi non sospetti, in sede di
approvazione della legge regionale sulla disciplina degli IRCCS,
avevamo sostenuto che la previsione di questi istituti solo come
pubblici e non come fondazioni con il contributo e la
partecipazione dei privati, i maggiori interessati allo sviluppo
della ricerca scientifica, avrebbe portato alla loro morte.
Infatti così sta avvenendo".