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FI: Camber, su pericolo chiusura IRCCS Burlo Garofolo

27.09.2007
14:35
(ACON) Trieste, 27 set - COM/MPB - Il consigliere regionale di Forza Italia Piero Camber ha depositato un'interrogazione sulla preannunciata chiusura, sostanziale se non formale, del Burlo Garofolo di Trieste.

"L'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo è in pericolo di chiusura - dichiara Camber - in quanto l'atto aziendale che deve essere consegnato alla Regione entro il 30 settembre sembrerebbe tutto sbilanciato sulle direzioni sanitaria, amministrativa e scientifica, mentre sulle attività sanitarie e quindi di ricerca, vi sarebbe poco o nulla. In tal modo l'atto aziendale rappresenta la mortificazione dei medici che ivi lavorano e svolgono, trattandosi di un IRCCS, ad attività di ricerca".

"Tale atto aziendale - spiega Camber - rappresenta la pietra tombale del Burlo come IRCCS e quindi come ospedale di riferimento, per il minimo numero di funzioni operative che rimarranno attive, ancor prima del suo trasferimento e assorbimento all'Azienda ospedaliero-universitaria di Cattinara".

"Questa operazione - così il consigliere azzurro - non deve passare sotto silenzio ed è necessario che il presidente Illy e l'assessore Beltrame si assumano la loro responsabilità davanti all'intera comunità regionale di cui l'IRCCS Burlo Garofolo è uno dei fiori all'occhiello non solo regionali ma nazionali".

"Con l'interrogazione Camber chiede se siano stati consultati i medici che operano nella struttura ai fini di una costruzione condivisa dell'atto aziendale e, in caso contrario, se si intenda restituire l'atto medesimo al Burlo per le necessarie integrazioni e modificazioni dopo la doverosa consultazione con i medici. Vuole anche sapere quali siano stati i criteri adottati dalla dirigenza del Burlo per l'individuazione delle strutture complesse e di quelle semplici all'interno dell'IRCCS e quali e quante quelle interamente dedicate alla vera e propria attività medico-scientifica specifica del Burlo; quali le motivazioni per la soppressione o l'assorbimento a Cattinara di alcune strutture complesse specifiche del Burlo; quale sia il futuro scientifico dell'Istituto e quali ricadute ne deriverebbero dall'applicazione di tale atto aziendale; infine, Camber vorrebbe un coinvolgimento del Consiglio regionale su tale dibattito che presenta più ombre che luci".

"Se l'atto aziendale non sarà radicalmente modificato - conclude Camber - il Burlo sarà privato di ogni specificità rispetto allo statuto di IRCCS e sarà equiparato sostanzialmente a un semplice reparto pediatrico. In tempi non sospetti, in sede di approvazione della legge regionale sulla disciplina degli IRCCS, avevamo sostenuto che la previsione di questi istituti solo come pubblici e non come fondazioni con il contributo e la partecipazione dei privati, i maggiori interessati allo sviluppo della ricerca scientifica, avrebbe portato alla loro morte. Infatti così sta avvenendo".