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CR; legge sloveno, dibattito e assessore (7)

27.09.2007
16:12
(ACON) Trieste, 27 set - MPB - Il dibattito è proseguito con l'intervento del consigliere Paolo Menis (Margh-PD), che si è soffermato principalmente sulla questione resiana. Devono passare in second'ordine alcune polemiche emerse - ha detto, evidenziando il dato qualificante per il Consiglio regionale di occuparsi di promuovere e tutelare le identità. Sentire di appartenere a una comunità fa maturare una consapevolezza, ha sottolineato Menis sottolineando che in Val di Resia esiste uno strappo lacerante fra i cittadini che si sentono di discendenza slovena e coloro che si sentono solo resiani: è per questo che abbiamo chiesto il riconoscimento dell'identità resiana e se così sarà avremo fatto un passo avanti nel dialogo, senza nulla togliere alla comunità slovena.

Per una regione che nella pluralità ha la sua ricchezza e che ha un'esperienza di convivenza pacifica, importante è mantenere le tradizioni linguistiche - ha affermato Luigi Ferone (Part.Pens.) affermando che la legge regionale si pone come un perfezionamento di quanto fatto con la normativa statale. L'attenzione ai resiani è dovuta perché dignità e rispetto delle identità non possono essere legati ai numeri.

Per Isidoro Gottardo (FI) la garanzia di diritti fondamentali ha un costo anche economico, specie quando la convivenza richiede una complessità di rapporti E' chiaro che occorre riconoscere a chi sta a casa propria il diritto di tutela, ma occorre trovare un equilibrio tra il diritto e ciò che viene percepito come privilegio. Consideriamo positivamente questa legge a patto che non si creino reti di protezione, anche perchè incompatibili con i principi della comunità europea. Quanto ai diritti linguistici del resiano, la nostra posizione è nota, sono sacrosanti e vanno tutelati.

L'assessore Roberto Antonaz ha parlato di giornata storica, sottolineando che i toni usati dimostrano che è stato spazzato un problema ideologico che ha diviso sloveni e italiani. La legge in questione recepisce leggi nazionali, ma è innovativa perché costruita con un criterio di partecipazione, frutto di un gruppo di lavoro che per due anni è stato sul territorio: e' vero che abbiamo messo in prevalenza l'accento sullo sloveno, ma i resiani oggi constatano che non avevamo nessuna intenzione di escludere, bensì di valorizzare le ricchezze esistenti. E' una legge di taglio europeo, ha sottolineato ancora l'assessore, perché nell'Europa che si allarga vanno tutelate le minoranze, che devono avere pari dignità a prescindere dai numeri. Quanto alle risorse, Antonaz annota che i finanziamenti statali sono fermi al 1991, e che quindi c'è la necessità di adeguare questa cifra.

L'Aula ha iniziato a votare il provvedimento.

(segue)