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AN: Ciani, legge tutela sloveno non tutela Val Resia

01.10.2007
19:53
(ACON) Trieste, 01 ott - COM/RC - Nella discussione, in Consiglio regionale, sulla legge di tutela della minoranza slovena - scrive Paolo Ciani (AN) in una nota - si è calpestato il diritto sacrosanto delle aree della provincia di Udine che mai per cultura, tradizione e lingua sono assimilabili alla minoranza slovena di non essere incluse in tale minoranza.

Infatti tanto la Val Resia quanto le Valli del Natisone e del Torre - prosegue la nota del consigliere - nulla hanno a che vedere con la minoranza slovena, ma hanno entrambe lingue completamene diverse dallo sloveno al punto tale che nemmeno lo comprendono. Alleanza Nazionale ha presentato tantissimi emendamenti, bocciati dall'Aula, in cui si prevedeva la non applicabilità della legge di tutela della minoranza slovena nei Comuni della provincia di Udine e la costruzione di due specifiche leggi di tutela e valorizzazione tanto della Val Resia quanto delle Valli del Natisone e del Torre.

A quanti in Consiglio regionale (Margherita, Cittadini, DS, Rifondazione e Lega) ritengono di aver salvaguardato le peculiarità locali in cui si prevede la salvaguardia delle parlate locali, AN ribatte che si tratta di una vera e propria beffa in quanto sia nella Val Resia sia nelle Valli del Natisone e del Torre non vi è alcuna assonanza con lo sloveno e quelle popolazioni non vogliono essere dichiarate slovene. Resia, le Valli del Natisone e del Torre sono e rimangono incluse in una legge che porta il nome di "Tutela della minoranza slovena". Una legge - continua Ciani - che prevede soprattutto finanziamenti alle Associazioni slovene in barba a storia, cultura, tradizioni e soprattutto lingua locali.

Una legge creata per finanziarie le associazioni che senza fondi regionali morirebbero in pochi mesi perché non appartengono a quelle popolazioni. Alleanza Nazionale sarà presente nelle prossime settimane, dopo la definitiva approvazione della legge - conclude la nota - in quelle aree a testimoniare la solidarietà che esprimiamo alla popolazione per l'essere stata inserita in una legge che non appartiene a loro. Chiederemo anche a quelle popolazioni di attivarsi per una raccolta di firme da inviare tanto al Parlamento quanto al Consiglio regionale per uscire da una perimetrazione voluta per legge e non rispettosa delle volontà di cittadini che non si sentono assolutamente minoranza slovena.