II Comm: illustrato ddl cooperative
(ACON) Trieste, 02 ott - MPB - Quarantacinque articoli
suddivisi in otto Capi costituiscono l'ossatura della "disciplina
organica in materia di promozione e vigilanza del comparto
cooperativo" contenuta nel disegno di legge della Giunta
regionale, illustrato dall'assessore Enrico Bertossi alla II
Commissione consiliare, presieduta da Mirio Bolzan (PD-DS), che
si configura come un testo unico di riordino del settore.
La disciplina predisposta coerentemente con gli obiettivi
comunitari e la contestuale abrogazione dell'intera normativa
preesistente, in particolare la legge 79 dell'82, delineano - ha
detto Bertossi - un nuovo quadro di riferimento per la
cooperazione, che si colloca in maniera trasversale rispetto alle
politiche di settore per la presenza diffusa del fenomeno
cooperativo in tutti i comparti economici e sociali della
regione.
Con l'obiettivo di arrivare a un sistema di vigilanza sulle
cooperative orientato a supportarle e a garantire la buona
connotazione del tessuto cooperativo regionale, viene riaffermata
la titolarità della Regione all'esercizio della funzione di
vigilanza su tutte le forme di società cooperative e loro
consorzi e ridefinito il ruolo dell'Amministrazione regionale nei
confronti sia dell'utenza tradizionale che di quella nuova (come
le banche di credito cooperativo) nonché degli altri soggetti
interessati.
Viene così prevista una molteplicità di strumenti tra di loro
integrati e raccordati per controllare il movimento cooperativo
interfacciando con gli altri soggetti cui spettano compiti
diversi ma correlati. Ridefiniti anche funzione e ruolo dei
soggetti tradizionalmente chiamati ad affiancare
l'Amministrazione e a integrarne l'azione nel settore,
individuando istituti e meccanismi nuovi e di maggior efficacia.
In particolare ciò vale per le associazioni del movimento
cooperativo, per gli organismi specializzati in vigilanza sui
soggetti bancari, per i revisori e le società di certificazione
che trovano una specifica collocazione all'interno del contesto.
La Commissione - dopo aver sentito Confcooperative, Lega Coop,
Finreco, le Camere di commercio di Trieste, Udine, Gorizia e
Pordenone, le Acli, la Cisl, la Federazione banche di credito
cooperativo - entrerà nel merito del provvedimento domani.
(immagini alle tv)