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II Comm: illustrato ddl cooperative

02.10.2007
12:54
(ACON) Trieste, 02 ott - MPB - Quarantacinque articoli suddivisi in otto Capi costituiscono l'ossatura della "disciplina organica in materia di promozione e vigilanza del comparto cooperativo" contenuta nel disegno di legge della Giunta regionale, illustrato dall'assessore Enrico Bertossi alla II Commissione consiliare, presieduta da Mirio Bolzan (PD-DS), che si configura come un testo unico di riordino del settore.

La disciplina predisposta coerentemente con gli obiettivi comunitari e la contestuale abrogazione dell'intera normativa preesistente, in particolare la legge 79 dell'82, delineano - ha detto Bertossi - un nuovo quadro di riferimento per la cooperazione, che si colloca in maniera trasversale rispetto alle politiche di settore per la presenza diffusa del fenomeno cooperativo in tutti i comparti economici e sociali della regione.

Con l'obiettivo di arrivare a un sistema di vigilanza sulle cooperative orientato a supportarle e a garantire la buona connotazione del tessuto cooperativo regionale, viene riaffermata la titolarità della Regione all'esercizio della funzione di vigilanza su tutte le forme di società cooperative e loro consorzi e ridefinito il ruolo dell'Amministrazione regionale nei confronti sia dell'utenza tradizionale che di quella nuova (come le banche di credito cooperativo) nonché degli altri soggetti interessati.

Viene così prevista una molteplicità di strumenti tra di loro integrati e raccordati per controllare il movimento cooperativo interfacciando con gli altri soggetti cui spettano compiti diversi ma correlati. Ridefiniti anche funzione e ruolo dei soggetti tradizionalmente chiamati ad affiancare l'Amministrazione e a integrarne l'azione nel settore, individuando istituti e meccanismi nuovi e di maggior efficacia. In particolare ciò vale per le associazioni del movimento cooperativo, per gli organismi specializzati in vigilanza sui soggetti bancari, per i revisori e le società di certificazione che trovano una specifica collocazione all'interno del contesto.

La Commissione - dopo aver sentito Confcooperative, Lega Coop, Finreco, le Camere di commercio di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone, le Acli, la Cisl, la Federazione banche di credito cooperativo - entrerà nel merito del provvedimento domani.

(immagini alle tv)