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III Comm: parere favorevole al DPEFR

04.10.2007
15:21
(ACON) Trieste, 04 ott - DT - Con i voti della maggioranza (contrari FI, AN e UDC; astenuto Paolo Panontin del Gruppo Misto), la III Commissione consiliare, presidente Nevio Alzetta (DS-PD, ha espresso parere favorevole - per la parte di competenza, ovvero tutela della salute e servizi sociali - al Documento di programmazione economico finanziaria 2008-2010 della Giunta.

Un Documento, ha spiegato l'assessore alla Salute Ezio Beltrame, che poggia su due pilastri: la tenuta economica del sistema salute e il proseguimento degli obiettivi strategici (programmazione integrata sociosanitaria per la salute mentale, l'handicap, i minori, gli anziani e le dipendenze, razionalizzazione della rete ospedaliera, potenziamento delle attività di prevenzione, promozione della domiciliarità, miglioramento delle performance ospedaliere in termini di efficienza ed efficacia).

Negli ultimi tre anni, poi, ha ricordato l'assessore, le risorse assegnate al servizio sanitario regionale hanno permesso di ottenere l'equilibrio economico-finanziario dei bilanci nelle aziende sanitarie. E nonostante il contenimento dei costi, sempre nell'ultimo triennio la spesa sanitaria è aumentata meno del 4% all'anno mentre nel 2008 si avvierà a toccare proprio la soglia del 4%.

Un aumento stornato soprattutto al sociale (fondo per l'autonomia possibile, reddito di cittadinanza, carta famiglia, fondo per le disabilità), quantificabile in milioni di euro. Ma Beltrame ha tenuto a sottolineare anche gli interventi, importanti, a favore delle strutture socioassistenziali e socioeducative: dagli attuali 2000 posti in regione negli asili nido si passerà a 5000 nel 2008.

L'assessore ha infine annunciato che non ci sarà alcun ritocco al ticket. I dati Ferderfarma confermano che il rapporto ticket-ricetta medica è di media il più basso in Italia. Molto critica sul DPEFR è stata l'opposizione. Massimo Blasoni (FI) lo ha etichettato un documento assolutamente generico, senza senso. Non c'è alcuna definizione puntale degli obiettivi, di fatto non c'è alcuna programmazione: si leggono le uscite di quest'anno ma per gli anni futuri, visti anche gli impegni sociali assunti dalla Giunta (carta famiglia, reddito di base), gli importi inseriti sono lontani dal vero per centinaia di milioni di euro.

Per Adriano Ritossa (AN) c'è poco da essere soddisfatti per i 3000 posti in più negli asili nido: la progressione economica è tale da imporre il doppio lavoro in famiglia. Pertanto l'asilo nido è una necessità, non una regalia. E anche gli anziani necessitano di più strutture. Quanto infine alla razionalizzazione dei costi, Ritossa ha ricordato come vi siano settori specifici sui cui, anzi, bisognerebbe investire, e di molto.

Fino a quando non ci saranno delle specifiche previsioni di spesa, questo DPEFR è fatto solo di enunciazioni di principio. Perciò giudizio sospeso per Paolo Ciani (AN), che poi ha fatto presente come un tale documento espropri il Consiglio del suo ruolo lasciando uno spazio, il più discrezionale possibile, alla Giunta. Altra critica al sistema degli appalti in sanità: per Ciani i vincitori delle gare sono sempre gli stessi, ovvero grosse cooperative di fuori regione.

Pio De Angelis (PRC-SE) si è dichiarato perplesso. Mi auguro, ha affermato, che la Finanziaria e le leggi collegate non diventino un oggetto misterioso. E poi ha chiesto a Beltrame, che in tal senso lo ha rassicurato, se si pensi di assumere quel personale necessario a far funzionare la sanità (mancherebbero, ha spiegato 400 infermieri, e poi radiologi e anestesisti soprattutto).

Per Sergio Lupieri (Margh-PD) che la spesa sanitaria si attesti al 4% fa della nostra una Regione virtuosa: purtroppo, il Fondo sanitario nazionale tende a premiare piuttosto, economicamente parlando, le Regioni che sforano e non quelle che avviano una seria programmazione finanziaria. Infine, sarebbe auspicabile che, in vista della caduta dei confini con la Slovenia, il nostro sistema sanitario dialogasse con Lubiana così come con le contee istriane della Croazia e con l'Austria per condividere tutte quelle attività di emergenza (pronto soccorso, 118) e i rispettivi ricoveri oltre che, naturalmente, le relative spese.

Infine, l'assessore alla Risorse economiche Michela Del Piero ha precisato che il DPEFR non è un documento di numeri ma di priorità. Altrimenti, ha annotato, si chiamerebbe legge finanziaria.