UDC: Molinaro e Salvador, almeno 1% DPEFR per la famiglia
(ACON) Trieste, 09 ott - COM/MPB - "Che l'attuale maggioranza
abbia in merito alla famiglia le idee molto confuse lo si evince
anche dai contenuti del Documento di programmazione economico e
finanziaria 2008-2010, in questi giorni all'esame del Consiglio
regionale".
Ad affermarlo sono i consiglieri UDC Roberto Molinaro e Maurizio
Salvador in una dichiarazione in cui spiegano che "le scelte che
si prospettano sono trattate in poche e fumose righe tra gli
obiettivi delle politiche sociali, mettendo insieme Fondo
dell'autonomia possibile, reddito di cittadinanza e Carta
famiglia come fossero tutti interventi assistenziali".
"Proporremmo, come UDC, un netto cambio di rotta per una azione
regionale diversa per qualità e per quantità di risorse
impegnate" scrivono i due consiglieri centristi.
"Noi continuiamo a ritenere che gli interventi per le famiglie
debbano essere di carattere promozionale e di sostegno e
riguardare la completa attuazione della LR 11/2006, e quindi non
solo la Carta famiglia, ma anche il riconoscimento della
soggettività familiare e del principio di sussidiarietà con il
sostegno anche ai loro progetti educativi e sociali, incentrati
sulla loro capacità di relazione".
"Quanto alle risorse - spiegano inoltre - bisogna rapidamente
invertire il trend di diminuzione delle risorse per gli impegni
specifici, passati dai 24 milioni di euro del 2004 ai poco più di
8 milioni per il 2007. Essendo la famiglia una risorsa per tutta
la comunità regionale, proporremo che gli stanziamenti mirati e
non assistenziali (attuazione della LR 11/2006, abbattimento
delle rette degli asili nido e interventi per il diritto allo
studio) nell'arco del triennio 2008-2010 crescano almeno sino
all'1 per cento del totale della spesa regionale, ovvero con uno
stanziamento di circa 45 milioni di euro".
"E' questo - concludono Salvador e Molinaro - l'unico modo per
restituire in concreto alle famiglie una parte della tasse da
loro pagate, ma soprattutto per fare un investimento sul futuro
del Friuli Venezia Giulia".