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UDC: Molinaro e Salvador, almeno 1% DPEFR per la famiglia

09.10.2007
14:36
(ACON) Trieste, 09 ott - COM/MPB - "Che l'attuale maggioranza abbia in merito alla famiglia le idee molto confuse lo si evince anche dai contenuti del Documento di programmazione economico e finanziaria 2008-2010, in questi giorni all'esame del Consiglio regionale".

Ad affermarlo sono i consiglieri UDC Roberto Molinaro e Maurizio Salvador in una dichiarazione in cui spiegano che "le scelte che si prospettano sono trattate in poche e fumose righe tra gli obiettivi delle politiche sociali, mettendo insieme Fondo dell'autonomia possibile, reddito di cittadinanza e Carta famiglia come fossero tutti interventi assistenziali".

"Proporremmo, come UDC, un netto cambio di rotta per una azione regionale diversa per qualità e per quantità di risorse impegnate" scrivono i due consiglieri centristi.

"Noi continuiamo a ritenere che gli interventi per le famiglie debbano essere di carattere promozionale e di sostegno e riguardare la completa attuazione della LR 11/2006, e quindi non solo la Carta famiglia, ma anche il riconoscimento della soggettività familiare e del principio di sussidiarietà con il sostegno anche ai loro progetti educativi e sociali, incentrati sulla loro capacità di relazione".

"Quanto alle risorse - spiegano inoltre - bisogna rapidamente invertire il trend di diminuzione delle risorse per gli impegni specifici, passati dai 24 milioni di euro del 2004 ai poco più di 8 milioni per il 2007. Essendo la famiglia una risorsa per tutta la comunità regionale, proporremo che gli stanziamenti mirati e non assistenziali (attuazione della LR 11/2006, abbattimento delle rette degli asili nido e interventi per il diritto allo studio) nell'arco del triennio 2008-2010 crescano almeno sino all'1 per cento del totale della spesa regionale, ovvero con uno stanziamento di circa 45 milioni di euro".

"E' questo - concludono Salvador e Molinaro - l'unico modo per restituire in concreto alle famiglie una parte della tasse da loro pagate, ma soprattutto per fare un investimento sul futuro del Friuli Venezia Giulia".