VI Comm: spettacoli dal vivo, dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 16 ott - ET - Il progetto di legge sullo
spettacolo dal vivo è condivisibile nei suoi intenti, ma potrebbe
portare la Regione a condizionare eccessivamente i soggetti
produttori nella loro gestione. Questa l'opinione del consigliere
Roberto Molinaro (UDC), che nel corso del dibattito generale in
VI Commissione ha anche chiesto di prevedere un periodo di
sperimentazione per le residenze multidisciplinari e i distretti
culturali.
Molto soddisfatto del lavoro svolto Pietro Colussi (Citt). Il
provvedimento serve al Friuli Venezia Giulia per mettersi al
passo con quanto sta emergendo a livello nazionale per
riconoscere e incentivare le peculiarità degli enti regionali che
fanno spettacoli dal vivo, per sfruttare pienamente le
potenzialità dei teatri usando lo strumento delle residenze
multidisciplinari che mettono insieme i Comuni che li gestiscono,
con le compagnie che li utilizzerebbero.
È un'iniziativa legislativa che nasce da un percorso condiviso
con il mondo dello spettacolo e della cultura. Nevio Alzetta
(DS-PD) sottolinea l'intento di attualizzare la normazione
regionale in materia di cultura, anche nel metodo. Con le
residenze multidisciplinari si rafforza il nesso tra pubblico e
privato con regole certe. Ora, ha concluso, bisogna anche
prevedere un modo per tutelare la lingua friulana anche
attraverso lo strumento del teatro.
Dello stesso avviso Giancarlo Tonutti (Margh-DS), che ritiene che
il friulano vada mantenuto anche e soprattutto attraverso le
forme di espressione artistiche. Nel merito, Tonutti ha poi
evidenziato che si tratta di un progetto che valorizza tutti i
soggetti che contribuiscono alla crescita del mondo dello
spettacolo, anche quelli non professionali.
(segue)