CR: DPEFR, relatore minoranza Molinaro (5)
(ACON) Trieste, 17 ott - DT - Parere negativo al DPEFR anche
dall'UDC, come spiega il capogruppo Roberto Molinaro.
A preoccupare, innanzitutto, è il debito in costante aumento. E
questo nonostante la Regione abbia chiuso l'esercizio 2006 con un
avanzo di 905 milioni di euro e le sue entrate siano aumentate di
oltre il 9% rispetto al 2005. Le maggiori entrate, quindi, non
sono state usate per ridurre il debito bensì per aumentare le
spese correnti della Regione. Invece, sostiene Molinaro, sarebbe
opportuno individuare un limite all'indebitamento (da fissare al
5%) per il prossimo triennio.
Per ciò che concerne la sanità, aggiunge il consigliere UDC,
l'aumento della spesa corrente per la salute può essere
ragionevolmente fissato entro il limite massimo del 4.5% (e non
del 4% come sostenuto dalla Giunta). Un tanto per assicurare
all'intero sistema-salute risorse umane, beni e servizi
riorganizzati ma non razionati per l'anticipato esaurimento delle
risorse finanziarie. Ben poco spazio, poi, è riservato alle
politiche sociali: pure in questo caso occorre individuare una
percentuale di spesa - l'1% - da destinare specificatamente alla
famiglia. Relativamente alle Autonomie locali, attenzione a
salvaguardare i piccoli Comuni ubicati in zone di svantaggio
socioeconomico.
Per Molinaro non sono nemmeno condivisibili le misure relative
alla razionalizzazione dei flussi di cassa regionali e alla
gestione attiva del debito e della liquidità disponibili. Infine,
vanno registrate delle dimenticanze rispetto ad alcune politiche
settoriali. Tra queste, l'omissione di qualsiasi riferimento alla
scuola non statale. Una previsione da ripristinare, superando
visioni laiciste fuori luogo.
(segue)