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CR: approvato il DPEFR (12) - RIPETIZIONE-

17.10.2007
20:11
(ACON) Trieste, 17 ott - RC - Il primo Documento di programmazione economica e finanziaria regionale ha trovato il consenso di Intesa Democratica (28 i sì) e la contrarietà del centro-destra, a cui si è aggiunta la Battellino di IdV-SD (18 i no).

Tra gli emendamenti accolti, uno a firma della leghista Guerra che è riuscita a introdurre l'attenzione all'agricoltura biologica e uno di Monai (Citt) sulla concertazione Regione/ANAS sui collegamenti internazionali e soprattutto per la strada statale 54. Tutti gli altri, a firma della Giunta, riguardano rispettivamente l'IRAP (eventuali misure integrative da discutere al tavolo di concertazione Regione/parti sociali), il turismo (particolare ruolo è riconosciuto al comparto agrituristico), al sostegno pubblico degli agricoltori professionali e all'istituzione dei distretti rurali, l'innovazione e la ricerca nelle filiere produttive, l'ambiente e il territorio (con particolare attenzione all'attuazione di Rete Natura 2000 e la coniugazione delle esigenze agricole con la tutela ambientale), l'ERSA (i suoi programmi annuali saranno oggetto di concertazione preventiva al Tavolo verde regionale).

Un maxi-emendamento tratta, infine, gli Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Erdisu) di Trieste e Udine con particolare attenzione ai loro obiettivi strategici delineati per punti; l'attività dell'ARPA con il potenziamento degli strumenti di monitoraggio; gli indirizzi di spesa dell'Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale; i criteri entro i quali si dovranno muovere le società partecipate della Regione, che dovranno anche perseguire il contenimento della spesa relativa ai propri organi, con uno sguardo in particolare a Friulia Holding ma anche a Promotur, Finest e Autovie Venete con relativo programma di investimenti.

Prima del voto finale, Asquini (FI) aveva affermato che il DPEFR esce peggiorato dalle modifiche, Paselli (Citt) che il Documento dimostra che nel 2015 la regione diventerà uno dei sistemi più attrattivi del Centro Europa, Molinaro (UDC) che il Documento è più coerente ma ci sono questioni prioritarie rimaste disattese, Ciriani (AN) che gli impegni sono di carattere generico e gli obiettivi sono lontani dall'essere raggiunti, la Battellino (IdV-SE) che il dibattito è stato tutto inutile perché il DPEFR ha visto migliorie da poco, la Guerra (LN) che si tratta di un disastro in quanto la maggioranza non ha inteso collaborare con il centro-destra e il Documento è inutile.

(segue)