III Comm: ddl igiene e sanità pubblica, illustrazione
(ACON) Trieste, 18 ott - RC - "Disciplina ed esercizio delle
funzioni in materia di promozione della salute, igiene e sanità
pubblica, sanità pubblica veterinaria, igiene degli alimenti e
della nutrizione, medicina legale, igiene e sicurezza nei luoghi
di lavoro, servizio farmaceutico e altre disposizioni per il
settore sanitario e sociale" è il lungo titolo del disegno di
legge che la Giunta ha illustrato alla III Commissione
consiliare.
Questo provvedimento - ha sostenuto l'assessore Ezio Beltrame -
porta avanti il processo di riforma iniziato nel 1981 con la
legge regionale n. 43. I 48 articoli del testo indicano quali
siano le attribuzioni in capo all'Amministrazione regionale
(adozione delle ordinanze urgenti; determinazione delle tariffe
per l'attività svolta dalle strutture sanitarie in favore dei
privati), quali quelle esercitate dal sindaco in qualità di
autorità sanitaria locale (ordinanze volte a fronteggiare
emergenze locali) e quelle che rientrano nella competenza delle
Aziende per i servizi sanitari, oggetto dell'intero Titolo III
del disegno di legge (promozione della salute, igiene e sanità
pubblica, igiene degli alimenti e della nutrizione, medicina
legale, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sanità pubblica
veterinaria, funzioni in materia di servizio farmaceutico).
Per quanto concerne, in particolare, le funzioni in materia di
promozione della salute, igiene e sanità pubblica, igiene degli
alimenti e della nutrizione, medicina legale, igiene e sicurezza
nei luoghi di lavoro e sanità pubblica veterinaria - ha
proseguito Beltrame - si è preferito operare un generale
riferimento alla normativa vigente e ai Livelli essenziali
d'assistenza (LEAP). Determinate funzioni inerenti alla tutela
dall'inquinamento e alla protezione ambientale, inclusa la
protezione dalle radiazioni ionizzanti, sono invece affidate
dalla legislazione statale e regionale successiva al 1981 anche
ad altri soggetti con i quali le ASS devono necessariamente
coordinarsi.
Poiché la riforma sanitaria ha introdotto un nuovo modello
organizzativo dell'Azienda sanitaria, si è provveduto ad
eliminare i riferimenti, ormai superati, ai settori delle Unità
sanitarie locali preposte all'assistenza, profilassi e vigilanza
veterinaria, prevedendo che tutte quelle attività siano
esercitate dai dipartimenti di prevenzione.
Relativamente alle funzioni in materia di servizio farmaceutico,
si sono riproposti i compiti ispettivi nei confronti delle
farmacie operanti nel territorio di competenza, il monitoraggio
della spesa e dei consumi farmaceutici nonché le funzioni in
materia di farmacovigilanza. Restano sostanzialmente invariate,
invece, le disposizioni inerenti al trasferimento delle funzioni
in materia di pianta organica delle farmacie, al procedimento per
la revisione della pianta organica delle farmacie e al concorso
per il conferimento di sedi farmaceutiche e di farmacie
succursali.
E ancora, si è provveduto a risistemare gli organi collegiali
effettuando una ricognizione della situazione attuale. Si è
previsto solo l'inserimento di due Commissioni non disciplinate
nella legge regionale n. 43/1981, ovvero la Commissione medica
per gli accertamenti dell'idoneità fisica dei lavoratori e la
Commissione medica per gli accertamenti in materia pensionistica
Nel Titolo V sono contenute varie disposizioni riguardanti il
settore sanitario e sociale, il cui inserimento si è reso
necessario al fine di estendere la portata di norme precedenti o
integrarne il contenuto (al esempio le gestioni liquidatorie
delle aziende ospedaliere soppresse, l'istituzione dei registri
di patologia inserendo anche la figura dell'anziano fragile, la
concessione del contributo a favore dei pazienti affetti da morbo
celiaco che diventa annuale, il consenso di estendere l'orario di
apertura delle farmacie in presenza di determinate esigenze
locali).
Roberto Molinaro (UDC) ha quindi chiesto di approfondire il
provvedimento con i responsabili del settore prevenzione delle
ASS e con la categoria dei farmacisti, richiesta che il
presidente Nevio Alzetta (DS-PD) e l'intera Commissione hanno
subito accolto. La seduta si terrà a gennaio 2008.
(immagini alle tv)