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III Comm: ddl igiene e sanità pubblica, illustrazione

18.10.2007
12:44
(ACON) Trieste, 18 ott - RC - "Disciplina ed esercizio delle funzioni in materia di promozione della salute, igiene e sanità pubblica, sanità pubblica veterinaria, igiene degli alimenti e della nutrizione, medicina legale, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, servizio farmaceutico e altre disposizioni per il settore sanitario e sociale" è il lungo titolo del disegno di legge che la Giunta ha illustrato alla III Commissione consiliare.

Questo provvedimento - ha sostenuto l'assessore Ezio Beltrame - porta avanti il processo di riforma iniziato nel 1981 con la legge regionale n. 43. I 48 articoli del testo indicano quali siano le attribuzioni in capo all'Amministrazione regionale (adozione delle ordinanze urgenti; determinazione delle tariffe per l'attività svolta dalle strutture sanitarie in favore dei privati), quali quelle esercitate dal sindaco in qualità di autorità sanitaria locale (ordinanze volte a fronteggiare emergenze locali) e quelle che rientrano nella competenza delle Aziende per i servizi sanitari, oggetto dell'intero Titolo III del disegno di legge (promozione della salute, igiene e sanità pubblica, igiene degli alimenti e della nutrizione, medicina legale, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sanità pubblica veterinaria, funzioni in materia di servizio farmaceutico). Per quanto concerne, in particolare, le funzioni in materia di promozione della salute, igiene e sanità pubblica, igiene degli alimenti e della nutrizione, medicina legale, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sanità pubblica veterinaria - ha proseguito Beltrame - si è preferito operare un generale riferimento alla normativa vigente e ai Livelli essenziali d'assistenza (LEAP). Determinate funzioni inerenti alla tutela dall'inquinamento e alla protezione ambientale, inclusa la protezione dalle radiazioni ionizzanti, sono invece affidate dalla legislazione statale e regionale successiva al 1981 anche ad altri soggetti con i quali le ASS devono necessariamente coordinarsi.

Poiché la riforma sanitaria ha introdotto un nuovo modello organizzativo dell'Azienda sanitaria, si è provveduto ad eliminare i riferimenti, ormai superati, ai settori delle Unità sanitarie locali preposte all'assistenza, profilassi e vigilanza veterinaria, prevedendo che tutte quelle attività siano esercitate dai dipartimenti di prevenzione.

Relativamente alle funzioni in materia di servizio farmaceutico, si sono riproposti i compiti ispettivi nei confronti delle farmacie operanti nel territorio di competenza, il monitoraggio della spesa e dei consumi farmaceutici nonché le funzioni in materia di farmacovigilanza. Restano sostanzialmente invariate, invece, le disposizioni inerenti al trasferimento delle funzioni in materia di pianta organica delle farmacie, al procedimento per la revisione della pianta organica delle farmacie e al concorso per il conferimento di sedi farmaceutiche e di farmacie succursali.

E ancora, si è provveduto a risistemare gli organi collegiali effettuando una ricognizione della situazione attuale. Si è previsto solo l'inserimento di due Commissioni non disciplinate nella legge regionale n. 43/1981, ovvero la Commissione medica per gli accertamenti dell'idoneità fisica dei lavoratori e la Commissione medica per gli accertamenti in materia pensionistica

Nel Titolo V sono contenute varie disposizioni riguardanti il settore sanitario e sociale, il cui inserimento si è reso necessario al fine di estendere la portata di norme precedenti o integrarne il contenuto (al esempio le gestioni liquidatorie delle aziende ospedaliere soppresse, l'istituzione dei registri di patologia inserendo anche la figura dell'anziano fragile, la concessione del contributo a favore dei pazienti affetti da morbo celiaco che diventa annuale, il consenso di estendere l'orario di apertura delle farmacie in presenza di determinate esigenze locali).

Roberto Molinaro (UDC) ha quindi chiesto di approfondire il provvedimento con i responsabili del settore prevenzione delle ASS e con la categoria dei farmacisti, richiesta che il presidente Nevio Alzetta (DS-PD) e l'intera Commissione hanno subito accolto. La seduta si terrà a gennaio 2008.

(immagini alle tv)