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PDCI: Zorzini su Fondo immobiliare sanità

18.10.2007
16:44
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/ET - Dopo il passaggio in III Commissione consiliare della delibera di Giunta che istituisce un Fondo per la gestione del Patrimoni immobiliare del SSR, la consigliera regionale del PDCI Bruna Zorzini ha rilasciato la seguente dichiarazione.

"Sia a livello di maggioranza, come anche a livello istituzionale, si è parlato più volte delle procedure con cui passare dalla gestione classica del patrimonio pubblico del SSR a una gestione dinamica, atta alla creazione di valore economico".

"Venivano prese in considerazione varie opzioni, fra queste la costituzione di una società mista, di un consorzio o di un Fondo immobiliare. Molto spesso mi è sembrato che tali scelte non poggiassero su accurati calcoli di convenienza e su un'attenta valutazione costi-benefici, ma fossero piuttosto finalizzati alla riduzione dell'indebitamento". "Ora si punta solamente sul fondo immobiliare ma, a tutt'oggi, non ho ancora ricevuto le assicurazioni necessarie a tranquillizzarmi su tutto ciò, considerando anche che le convenienze economico-finanziarie della gestione sono comunque calcolate su un trentennio di attività".

"Non ho mai fatto mistero che, a mio avviso, l'opzione che offriva più garanzia sarebbe stata quella di un ente pubblico organizzato in forma consortile nell'ambito del SSR che si occupasse anche delle attività amministrative relative allo stesso. Il Fondo su cui la Giunta e i colleghi del PD hanno ormai deciso, fra l'altro, viene definito semiaperto. Questo permetterà non solo periodici conferimenti, ma anche rimborsi di quote in via anticipata. Chi mi assicura che tutto ciò non porterà inevitabilmente a togliere ruolo e autonomia programmatoria alla pubblica amministrazione nell'ambito di un servizio ad alta rilevanza sociale come quello sociosanitario?"

"In sede di finanziaria, con i colleghi di Rifondazione, avevo ottenuto che fosse stabilito che le quote del Fondo dovessero comunque rimanere di totale proprietà pubblica. Con questi postulati nessuno mi può garantire che ciò succederà. L'assessore mi ha più volte invitato a utilizzare le perplessità in maniera sana per non votarmi all'immobilismo. Mi pare sinceramente di aver cercato di confrontarmi in maniera aperta su questi problemi, ma alle mie aperture non è stata data risposta. Se sarò giudicata conservatrice, mi sta bene, perché in questa vicenda cerco di conservare il governo della sanità in mani pubbliche, assicurando il diritto universale alla salute ai cittadini della nostra regione. E' questa la ragione, anche, del mio parere negativo sulla costituzione di un Fondo che gestirà il patrimonio immobiliare del SSR. Delegata dal collega Alessandro Metz, ho espresso parere negativo anche a suo nome".