PDCI: Zorzini su Fondo immobiliare sanità
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/ET - Dopo il passaggio in III
Commissione consiliare della delibera di Giunta che istituisce un
Fondo per la gestione del Patrimoni immobiliare del SSR, la
consigliera regionale del PDCI Bruna Zorzini ha rilasciato la
seguente dichiarazione.
"Sia a livello di maggioranza, come anche a livello
istituzionale, si è parlato più volte delle procedure con cui
passare dalla gestione classica del patrimonio pubblico del SSR a
una gestione dinamica, atta alla creazione di valore economico".
"Venivano prese in considerazione varie opzioni, fra queste la
costituzione di una società mista, di un consorzio o di un Fondo
immobiliare. Molto spesso mi è sembrato che tali scelte non
poggiassero su accurati calcoli di convenienza e su un'attenta
valutazione costi-benefici, ma fossero piuttosto finalizzati alla
riduzione dell'indebitamento".
"Ora si punta solamente sul fondo immobiliare ma, a tutt'oggi,
non ho ancora ricevuto le assicurazioni necessarie a
tranquillizzarmi su tutto ciò, considerando anche che le
convenienze economico-finanziarie della gestione sono comunque
calcolate su un trentennio di attività".
"Non ho mai fatto mistero che, a mio avviso, l'opzione che
offriva più garanzia sarebbe stata quella di un ente pubblico
organizzato in forma consortile nell'ambito del SSR che si
occupasse anche delle attività amministrative relative allo
stesso. Il Fondo su cui la Giunta e i colleghi del PD hanno ormai
deciso, fra l'altro, viene definito semiaperto. Questo permetterà
non solo periodici conferimenti, ma anche rimborsi di quote in
via anticipata. Chi mi assicura che tutto ciò non porterà
inevitabilmente a togliere ruolo e autonomia programmatoria alla
pubblica amministrazione nell'ambito di un servizio ad alta
rilevanza sociale come quello sociosanitario?"
"In sede di finanziaria, con i colleghi di Rifondazione, avevo
ottenuto che fosse stabilito che le quote del Fondo dovessero
comunque rimanere di totale proprietà pubblica. Con questi
postulati nessuno mi può garantire che ciò succederà. L'assessore
mi ha più volte invitato a utilizzare le perplessità in maniera
sana per non votarmi all'immobilismo. Mi pare sinceramente di
aver cercato di confrontarmi in maniera aperta su questi
problemi, ma alle mie aperture non è stata data risposta. Se sarò
giudicata conservatrice, mi sta bene, perché in questa vicenda
cerco di conservare il governo della sanità in mani pubbliche,
assicurando il diritto universale alla salute ai cittadini della
nostra regione. E' questa la ragione, anche, del mio parere
negativo sulla costituzione di un Fondo che gestirà il patrimonio
immobiliare del SSR. Delegata dal collega Alessandro Metz, ho
espresso parere negativo anche a suo nome".