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Tutore minori a Udine su Convenzione diritti infanzia

19.10.2007
13:06
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/DT - La riforma del titolo V della Costituzione demanda le politiche sociali sempre più alle Regioni e consegna al Paese una pluralità di sistemi informativi che, nello specifico delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza, vedono il bambino ulteriormente indebolito. E' la riflessione d'apertura del Tutore dei minori del Friuli Venezia Giulia Francesco Milanese al seminario di presentazione del 3° rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia, tenutosi ieri a Udine.

Dal rapporto, elaborato dal gruppo di lavoro per la CRC, emerge inoltre che un'adeguata assegnazione di risorse da destinare alle politiche per i minori riveste un'importanza fondamentale per la concreta realizzazione dei loro diritti. Realizzazione che, come ha fatto notare Milanese, non è legata unicamente alla capacità o meno di bambini e adolescenti di esercitarli (una capacità già di per sé scarsa a causa della loro minore età che li rende soggetti deboli) ma dipende fortemente dal modo in cui i vari sistemi e organizzazioni - ai quali sono demandate le funzioni in questo campo - producono azioni di tutela del diritto del bambino.

Aprendosi a una considerazione delle politiche di tutela dei diritti dei minori come effetto della dialettica tra i vari soggetti coinvolti, il Tutore pubblico dei minori, mettendosi a disposizione di questo gruppo, crea uno spazio di dialogo tra il decisore pubblico e le varie realtà rappresentate da Ong e associazioni con l'obiettivo di mirare l'azione amministrativa e di governo alla realizzazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

E' questo uno spazio molto interessante e dinamico, ha concluso Milanese, in cui tutti devono imparare a muoversi per individuare, se necessario, nuove forme di collegamento atte a realizzare la funzione primaria di tutela dei diritti dei minori.