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Pena di morte: Tesini incontra in Vaticano cardinale Bertone

19.10.2007
14:46
(ACON) Roma, 19 ott - MPB - La prestigiosa mostra "Apocalisse-l'ultima rivelazione" approdata da Illegio ai musei Vaticani e, inaugurata ieri pomeriggio (giovedi' 18 ottobre) nel salone Sistino alla presenza del Segretario di Stato di Sua Santità, il cardinale Tarcisio Bertone, e del presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, mons Giovanni Lajolo, è stata occasione per il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini (che insieme all'assessore per le relazioni internazionali Iacop guidava la delegazione istituzionale del Friuli Venezia Giulia) per rilanciare il dialogo avviato con la lettera inviata all'inizio di ottobre al cardinale Bertone sul tema della pena di morte, mentre l'Italia era impegnata all'ONU nella difficile battaglia civile per la moratoria universale della pena capitale.

A margine della cerimonia inaugurale, Tesini si è intrattenuto a colloquio con il Segretario di Stato di Sua Santità e con l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi: "Ho ripreso - ha spiegato Tesini - le ragioni e gli argomenti alla base dell'iniziativa della lettera da me inviata come coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome al cardinale Bertone per chiedere il rifiuto del principio della liceità della pena di morte escludendola in assoluto, anche in linea di principio dal nuovo catechismo e da tutti i documenti del Magistero. Da entrambi è venuto il ringraziamento per lo stimolo ad affrontare la questione e hanno assicurato attenzione al problema posto, che proprio perchè è serio e impegnativo, richiede una riflessione approfondita, che non mancherà".

"Dentro e fuori la Chiesa - aveva scritto Tesini a nome della Conferenza delle Assemblee legislative, nella certezza di rappresentare un sentire diffuso nelle istituzioni pubbliche e in larghi strati delle comunità rappresentate - si sta ampliando e consolidando nell'opinione pubblica una coscienza collettiva che avversa la pena capitale".

(foto in e-mail)