CR: fine legge tutela sloveno e ordini del giorno (3)
(ACON) Trieste, 23 ott - DT - Tre gli ordini del giorno
all'attenzione del Consiglio, due quelli approvati e che anche la
Giunta aveva accolto. L'Aula ha espresso parere favorevole al
documento sottoscritto da Blazina (DS-PD), Degano (Margh-PD),
Colussi (Citt), Kocijancic (PRC-SE) e Zorzini (PDCI), che impegna
l'Esecutivo ad adeguare i contributi regionali al teatro sloveno
di Trieste.
Nessun contributo pubblico, si legge, è previsto per la copertura
delle spese che lo Stabile sostiene per la gestione (costo
attuale: 300 mila euro) della sala teatrale del Kulturni dom di
Trieste, mentre analoghi enti in regione ne vengono sollevati
grazie all'intervento diretto degli enti territoriali. Per questo
i consiglieri chiedono all'Esecutivo di elevare il contributo
della Regione, socio pubblico del teatro assieme al Comune e alla
Provincia di Trieste.
Unanimità, poi, per l'ordine del giorno a firma Franzil (PRC-SE),
Travanut e Alzetta (DS-PD), Menis, Tonutti e Disetti (Margh-PD),
Guerra (LN), Molinaro (UDC), Monai e Colussi (Citt) e Metz
(Verdi), che impegna la Giunta ad attivarsi presso i presidenti
di Camera e Senato per promuovere un incontro tra le Commissioni
parlamentari competenti, il Consiglio regionale e la Giunta del
Comune di Resia per valutare eventuali interventi in merito alla
tutela delle minoranze linguistiche. E ciò proprio perché durante
la discussione della legge di tutela della minoranza linguistica
slovena alcune comunità, tra cui quella di Resia, hanno chiesto
di veder riconosciuta una loro specificità, e in considerazione
che nel testo di legge sono stati assunti alcuni interventi che
tutelano tali diversità, ma all'interno del quadro della legge
nazionale 38 del 2000, la cui modifica non è nelle competenze
regionali.
Respinto, invece, il documento di AN che chiedeva alla Giunta di
attivarsi presso il Parlamento e il Governo affinché potesse
essere predisposto un provvedimento volto al riconoscimento della
comunità linguistica resiana e delle Valli del Natisone e del
Torre.
Prima degli ordini del giorno, l'Aula aveva approvato gli ultimi
4 articoli che formano il disegno di legge.
(segue)