FI: Camber su legge friulano
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/MPB -Il consigliere di Forza
Italia Piero Camber in una nota, premettendo che valorizzare una
lingua e una cultura che ha profonde radici storiche è pienamente
condivisibile, sottolinea che "meglio sarebbe però se tutelassimo
tutte le parlate e le culture della nostra Regione: il triestino,
il veneto, il bislacco, il gradese, e le varie parlate istriane".
"Quello che contestiamo - precisa Camber - è il principio
impositivo della legge che impone ai comuni di essere friulani,
mentre ci vorrebbero esplicite delibere dei consigli comunali sia
per entrare nella perimetrazione, sia per uscire; impone alle
famiglie il friulano tramite il silenzio assenso; impone ai
comuni di tradurre ogni atto con l'assunzione di traduttori ed
interpreti; impone alle aziende erogatrici di pubblici servizi
(bus, luce, acqua, autostrada..) il bilinguismo; crea in Friuli
una scuola "libanese": quella friulanofona e quella italianofona;
crea privilegi nelle assunzioni, e questo non è "rispetto
reciproco"; costa troppo - a carico di tutta la Regione - mentre
i corregionali attendono mesi e mesi per le visite
specialistiche, le scuole crollano, le povertà striscianti
avanzano. E come ha ricordato Franzil l'azienda sanitaria, invece
di assumere infermieri, chiede fondi per assumere traduttori..."
"E poi, c'è veramente bisogno - si domanda Camber -, come sta
succedendo in questi giorni, che i consiglieri si dividano in due
blocchi: quelli che parlano in friulano e quelli che non lo
parlano e sono costretti ad indossare gli auricolari per capire
il proprio vicino?"
"Attenzione - avverte Camber -: si stanno riaprendo profonde,
antiche ferite sul territorio. Non bastava che il sindaco di
Udine abbia detto che i triestini sono tollerati a Udine. In
questa Aula più volte, troppe volte, si è parlato di autonomia
per la nazione Friuli... E dire che il trattino tra Friuli e
Venezia Giulia lo fece togliere un onorevole della sinistra..."
"E mentre l'Europa si allarga... stiamo attenti - conclude Camber
- ai neonazionalismi mascherati da rivendicazioni linguistiche ma
che sappiamo solo linguistiche assolutamente non sono!"