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Difensore civico su ipotesi nuovi istituti di conciliazione

26.10.2007
15:07
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/ET - "Ma i consiglieri regionali sanno dell'esistenza del Difensore civico regionale? Sanno cosa fa, come lavora, perché esiste, perché è retribuito dal Consiglio Regionale e opera con un (piccolo) staff su cinque sedi? Perché al Difensore civico quest'anno non è stato ancora consentito di presentare in Commissione la relazione dell'attività 2006?"

Sono le domande che si pone il Difensore civico regionale Caterina Dolcher di fronte a proposte di legge come quella sulla democrazia partecipativa presentata ieri e alle ipotesi di nuovi istituti di conciliazione sotto le più svariate denominazioni.

"Che dire? - conclude il Difensore - Prego le forze politiche di indirizzare i cittadini a sfruttare le risorse che ci sono e a non inventare nuove spese. Sempre che vogliano recuperare un minimo di fiducia e di buon nome".