Difensore civico su ipotesi nuovi istituti di conciliazione
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/ET - "Ma i consiglieri regionali
sanno dell'esistenza del Difensore civico regionale? Sanno cosa
fa, come lavora, perché esiste, perché è retribuito dal Consiglio
Regionale e opera con un (piccolo) staff su cinque sedi? Perché
al Difensore civico quest'anno non è stato ancora consentito di
presentare in Commissione la relazione dell'attività 2006?"
Sono le domande che si pone il Difensore civico regionale
Caterina Dolcher di fronte a proposte di legge come quella sulla
democrazia partecipativa presentata ieri e alle ipotesi di nuovi
istituti di conciliazione sotto le più svariate denominazioni.
"Che dire? - conclude il Difensore - Prego le forze politiche di
indirizzare i cittadini a sfruttare le risorse che ci sono e a
non inventare nuove spese. Sempre che vogliano recuperare un
minimo di fiducia e di buon nome".