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Tesini a incontro su scrittura digitale e comunicazione

27.10.2007
16:45
Pasian di Prato (Ud), 27 ott - MPB - Privato e Pubblico a misurarsi con la cultura della scrittura digitale, fatta di e-manil, chat e blog che sta cambiando le regole del gioco. L'occasione, il terzo di cinque incontri in programma alla 2° edizione di Testi&Contesti che, nella sede dell'Enaip regionale di Pasian di Prato, propone, tra ottobre e dicembre, cinque percorsi fra le pieghe della scrittura, in cui "il click creativo, dicono gli organizzatori, sembra nascere in maniera spontanea ma non ingenua".

Una scrittura che ci dà testi costantemente aperti a modifiche e revisioni, con tutto quello che è connesso alla pianificazione iniziale del contenuto, alla sua lettura verticale, alla struttura delle frasi e dei paragrafi e alla qualità del vocabolario, ha spiegato la relatrice Elena Pistolesi, docente al dipartimento di italianistica dell'università di Trieste, chiamata a delineare quanto e-mail, telefonia mobile e rete abbiano trasformato in brevissimo tempo il nostro modo di scrivere.

E se la scrittura è un modo di espressione del sé, il blog concepito come diario quotidiano, è forma di scrittura identitaria, è il luogo dove un individuo costruisce la propria identità in rete nel dialogo con gli altri, attraverso frammenti di comunicazione.

Testimone il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini chiamato, nella duplice veste istituzionale e di autore del suo blog personale, a offrire la sua esperienza.

Una esperienza a cui è stato condotto soprattutto da ragioni pratiche: il rapporto tra fatica e risultato assai più conveniente, i testi si possono modificare e trasmette con una facilità che altri strumenti non consentono, migliorando qualità e fruibilità del prodotto, perdendo in dettagli, ma forse centrando di più quello che si vuole veramente trasmettere, dando spazio al vissuto personale.

Cogliere tempi e modo giusti di comunicare il messaggio è essenziale e il blog - ha spiegato Tesini - è anche utile per abbandonare il politichese, anzi è il miglior antidoto, e serve soprattutto se si ha la disponibilità a leggerlo, perché dai commenti via rete vengono testimonianze, riflessioni, indicazioni altrimenti difficili da raccogliere.

Nuove tecnologie e nuovi linguaggi un banco di prova anche per la politica e per le istituzioni, ha sottolineato Tesini evidenziando la fatica che esse incontrano nella comunicazione pubblica con i cittadini e le imprese ma anche ricordando l'impegno su questo fronte carico di aspettative. Senza trascurare di capire dove va la società, soprattutto le generazioni più giovani, come è stato fatto con la ricerca che il Corecom-FVG ha condotto lo scorso anno a livello nazionale per scandagliare come i giovani si muovono nell'universo dei nuovi media e della rete, o anche con gli incontri dedicati ai linguaggi della comunicazione, blog compreso, per capire quali orizzonti abbia l'informazione.

E se è vero che la scrittura digitale richiede e induce alla semplificazione del vocabolario, mentre da altre parti si segnala l'impoverimento del vocabolario specie fra i giovani, ed è chiaro che il modo di comunicare è determinante anche sul modo di pensare e di agire, il presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza di non lasciare sola la scuola la scuola, ed anzi di sostenerla, nella sua attività di agenzia educatrice.