UDC: congedo matrimoniale, ministro Amato sconfessa Illy
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - "Il ministro Amato ha
contraddetto le decisioni del presidente Illy sul congedo
matrimoniale concesso a un dipendente regionale che aveva
contratto un matrimonio celebrato in una forma non prevista
dall'ordinamento italiano. Una presa di posizione che denota la
strumentalità delle decisioni regionali".
Lo sottolineano - in una nota - i consiglieri regionali dell'UDC
Roberto Molinaro, Maurizio Salvador, Gina Fasan e Giorgio
Venier-Romano che, all'epoca dei fatti, avevano presentato al
presidente della Regione un'interrogazione in merito alla
legittimità della scelta.
I consiglieri dell'UDC facevano presente che sulla base del
nostro ordinamento giuridico il matrimonio in questione, relativo
a due persone dello stesso sesso, non produceva nel nostro Paese
alcun effetto giuridico e perciò era da ritenersi come mai
legittimamente celebrato e pertanto il congedo matrimoniale in
questione non andava concesso. Una decisione che, secondo gli
stessi consiglieri regionali, era esorbitante rispetto alle
competenze della Regione e frutto di una errata interpretazione
della normativa europea in materia.
Ora - evidenziano i consiglieri dell'UDC - con una circolare del
ministro degli Interni Giuliano Amato, la numero 55 del 18
ottobre scorso, viene ordinato a tutti i prefetti e sindaci
d'Italia "di impedire la trascrizione dei matrimoni dello stesse
sesso celebrati all'estero, prestando estrema attenzione al sesso
dei contraenti e di rifiutare la richiesta di trascrizione di un
simile atto compiuto perché in contrasto con l'ordine pubblico
interno". E' stata finalmente ristabilita la legittimità, non
secondo le tesi singolari di Illy e della sua Giunta, ma secondo
quanto sostenuto ragionevolmente dall'UDC medesima.
Appare perciò evidente che la mossa di Illy, oltre che
illegittima, era puramente strumentale, fatta cioè per ottenere
consensi elettorali da parte dei movimenti omosessuali che, nella
stesura del provvedimento sul contestato congedo matrimoniale,
avevano avuto alla fine una parte più rilevante degli stessi
uffici regionali.
Infatti - concludono Molinaro, Salvador, Fasan e Venier-Romano -
di questo fatto, ritenuto innovativo, si era occupata, a livello
nazionale e con ammirata compiacenza, tutta la stampa
radical-chic, che considerava Illy come un personaggio veramente
moderno. Peccato che il ministro Amato, appartenente peraltro
allo stesso schieramento politico cui fa riferimento la nostra
maggioranza regionale, non la pensi allo stesso modo e abbia
messo così in risalto la strumentalità dell'atto in questione".