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UDC: congedo matrimoniale, ministro Amato sconfessa Illy

29.10.2007
15:21
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - "Il ministro Amato ha contraddetto le decisioni del presidente Illy sul congedo matrimoniale concesso a un dipendente regionale che aveva contratto un matrimonio celebrato in una forma non prevista dall'ordinamento italiano. Una presa di posizione che denota la strumentalità delle decisioni regionali".

Lo sottolineano - in una nota - i consiglieri regionali dell'UDC Roberto Molinaro, Maurizio Salvador, Gina Fasan e Giorgio Venier-Romano che, all'epoca dei fatti, avevano presentato al presidente della Regione un'interrogazione in merito alla legittimità della scelta.

I consiglieri dell'UDC facevano presente che sulla base del nostro ordinamento giuridico il matrimonio in questione, relativo a due persone dello stesso sesso, non produceva nel nostro Paese alcun effetto giuridico e perciò era da ritenersi come mai legittimamente celebrato e pertanto il congedo matrimoniale in questione non andava concesso. Una decisione che, secondo gli stessi consiglieri regionali, era esorbitante rispetto alle competenze della Regione e frutto di una errata interpretazione della normativa europea in materia.

Ora - evidenziano i consiglieri dell'UDC - con una circolare del ministro degli Interni Giuliano Amato, la numero 55 del 18 ottobre scorso, viene ordinato a tutti i prefetti e sindaci d'Italia "di impedire la trascrizione dei matrimoni dello stesse sesso celebrati all'estero, prestando estrema attenzione al sesso dei contraenti e di rifiutare la richiesta di trascrizione di un simile atto compiuto perché in contrasto con l'ordine pubblico interno". E' stata finalmente ristabilita la legittimità, non secondo le tesi singolari di Illy e della sua Giunta, ma secondo quanto sostenuto ragionevolmente dall'UDC medesima.

Appare perciò evidente che la mossa di Illy, oltre che illegittima, era puramente strumentale, fatta cioè per ottenere consensi elettorali da parte dei movimenti omosessuali che, nella stesura del provvedimento sul contestato congedo matrimoniale, avevano avuto alla fine una parte più rilevante degli stessi uffici regionali.

Infatti - concludono Molinaro, Salvador, Fasan e Venier-Romano - di questo fatto, ritenuto innovativo, si era occupata, a livello nazionale e con ammirata compiacenza, tutta la stampa radical-chic, che considerava Illy come un personaggio veramente moderno. Peccato che il ministro Amato, appartenente peraltro allo stesso schieramento politico cui fa riferimento la nostra maggioranza regionale, non la pensi allo stesso modo e abbia messo così in risalto la strumentalità dell'atto in questione".