Tesini: Consigli regionali eleggeranno Senato federale
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/RC - Saranno i Consigli regionali
a eleggere il "Senato federale delle Regioni", la nuova Camera
legislativa che nascerà dalla riforma costituzionale volta a
superare il bicameralismo perfetto, riforma spinta dalla
maggioranza parlamentare ma alla quale il centro-destra non si è
opposto. E' ciò che è emerso a Palermo durante la presentazione
del "Rapporto 2007 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione
europea", occasione che ha visto il presidente Alessandro Tesini,
in qualità di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative regionali, fare il punto - per quanto
attiene all'approvazione del nostro nuovo Statuto di autonomia -
con Luciano Violante, presidente della Commissione Affari
istituzionali della Camera, con l'onorevole Roberto Zaccaria,
componente della stessa Commissione e con Enzo Bianco, presidente
della Commissione Affari costituzionali del Senato.
Lo Statuto del Friuli Venezia Giulia ha dato il via a un
dibattito politico e istituzionale che va al di là della vostra
realtà - ha commentato Violante a Tesini. Infatti rappresenta un
modello da cui partire anche per le Regioni ordinarie che puntano
a maggiore e nuova autonomia, come il settore fiscale, e per la
rivisitazione delle loro forme di governo. Inoltre fa da
apripista all'aggiornamento degli statuti delle altre Regioni
autonome. Questo mette lo Statuto del Friuli Venezia Giulia al
centro dell'attenzione e obbliga a un esame attento e
approfondito - ancorché molto rispettoso della proposta del
Consiglio regionale - perché, dopo l'approvazione degli Statuti
all'inizio dell'esperienza parlamentare, è la prima volta che si
affronta il nodo del regionalismo e dell'autonomia speciale in un
contesto del tutto mutato in Italia e in Europa.
A Palazzo dei Normanni, Tesini ha comunque denunciato che restano
aperte alcune questioni importanti come una inaccettabile
duplicazione di organismi decisionali. Il Parlamento è impegnato
nel rendere stabile il quadro istituzionale di riferimento
attraverso una mirata proposta di riforma costituzionale - ha
ricordato il presidente. Nel momento in cui le Regioni
diventeranno un organo legislativo a competenza generale, e al
Parlamento rimarrà una competenza esclusiva e concorrente nelle
sole materie elencate dalla Costituzione, non sarà più possibile
mantenere una pluralità di sedi legislative che potrebbe solo
confondere.
La riforma costituzionale - così ancora Tesini - introduce una
svolta non solo in forza della riduzione del numero dei
parlamentari e della previsione di compiti e funzioni diversi tra
i due rami del Parlamento, ma affida ai Consigli regionali
l'elezione del "Senato federale delle Regioni", del quale
dovranno far parte di diritto i presidenti delle Assemblee
legislative regionali secondo la proposta di Violante e Zaccaria,
sulla quale Tesini ha espresso l'accordo della Conferenza dei
Consigli. Il fatto che il Senato federale sia composto da
Senatori eletti dai Consigli regionali sarà espressione del
rafforzamento della relazione Parlamenti regionali/Parlamento
nazionale.
Il Friuli Venezia Giulia - ha concluso Tesini - sta facendo da
apripista quanto a riforme statutarie, ma anche per la sua
capacità di rivedere il Regolamento interno del Consiglio, cosa
approvata di recente e che porterà al Consiglio stesso un
rafforzamento del proprio ruolo, con più efficienza e maggiore
qualità dei suoi lavori.
(foto in e-mail)