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IV Commissione: esame legge sull'attività venatoria

06.11.2007
15:13
(ACON) Trieste, 06 nov - ET - È iniziato nella IV Commissione consiliare, presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt), l'esame del disegno di legge sulla caccia, come uscito dai lavori del Comitato ristretto.

A illustrare il testo il presidente del Comitato ristretto, Igor Dolenc (DS-PD). Il perno della proposta rimane la costituzione dell'Associazione dei cacciatori. Altri punti focali: la migliore definizione dei ruoli dei soggetti coinvolti nella disciplina, il Piano faunistico regionale e i conseguenti Piani venatori distrettuali, il mantenimento delle riserve e dei distretti, la definizione delle aziende turistico venatorie e la pari dignità tra i vari tipi di caccia.

L'Associazione dei cacciatori rimane un nodo da sciogliere per il consigliere Daniele Galasso (FI), mentre per Kristian Franzil (PRC-SE) è necessario prevedere la chiusura dei prontocaccia. Alessandro Metz (Verdi) trova invece invalidante la mancanza di una visione di gestione complessiva dell'ambiente. Un problema poi, condiviso da Metz, Franzil e Fortuna Drossi, l'attuale non concretizzazione nella proposta di un Corpo unico di vigilanza. Bruno Di Natale (AN) chiede più incisività nella definizione dell'esercizio di prelievo venatorio, mentre Fulvio Follegot e Claudio Violino della Lega Nord ritengono che i meccanismi di questo disegno di legge non diano risposte vere alle necessità del mondo venatorio e non modifichino sufficientemente la disciplina già in essere.

Sui principi e sulle intenzioni superiori della disciplina in discussione, l'intervento di Mauro Travanut (DS-PD) e di Fortuna Drossi, dove l'intento è armonizzare l'interazione tra l'uomo e la fauna, con la sottolineatura del presidente della Commissione che manca un indirizzo complessivo regionale dei confronti della biodiversità. Per Travanut, inoltre, andrà ricercata una mediazione, specie con la parte ambientalista della maggioranza.

Per l'assessore Enzo Marsilio la proposta è migliorativa della precedente disciplina regionale, soprattutto nel senso della semplificazione e dell'ampliamento della partecipazione democratica alle decisioni da parte del mondo venatorio. Il ruolo di tutela e di gestione della fauna da parte della Regione ne viene inoltre rafforzato. È stata anche ribadita la volontà di costituire un Corpo unico di vigilanza regionale quando verranno risolti i nodi tecnici posti dalla disciplina del Comparto unico.

I lavori proseguiranno il prossimo martedì, 13 novembre, con l'esame dell'articolato.

(immagini alle tv)