IV Commissione: esame legge sull'attività venatoria
(ACON) Trieste, 06 nov - ET - È iniziato nella IV Commissione
consiliare, presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt), l'esame del
disegno di legge sulla caccia, come uscito dai lavori del
Comitato ristretto.
A illustrare il testo il presidente del Comitato ristretto, Igor
Dolenc (DS-PD). Il perno della proposta rimane la costituzione
dell'Associazione dei cacciatori. Altri punti focali: la migliore
definizione dei ruoli dei soggetti coinvolti nella disciplina, il
Piano faunistico regionale e i conseguenti Piani venatori
distrettuali, il mantenimento delle riserve e dei distretti, la
definizione delle aziende turistico venatorie e la pari dignità
tra i vari tipi di caccia.
L'Associazione dei cacciatori rimane un nodo da sciogliere per il
consigliere Daniele Galasso (FI), mentre per Kristian Franzil
(PRC-SE) è necessario prevedere la chiusura dei prontocaccia.
Alessandro Metz (Verdi) trova invece invalidante la mancanza di
una visione di gestione complessiva dell'ambiente. Un problema
poi, condiviso da Metz, Franzil e Fortuna Drossi, l'attuale non
concretizzazione nella proposta di un Corpo unico di vigilanza.
Bruno Di Natale (AN) chiede più incisività nella definizione
dell'esercizio di prelievo venatorio, mentre Fulvio Follegot e
Claudio Violino della Lega Nord ritengono che i meccanismi di
questo disegno di legge non diano risposte vere alle necessità
del mondo venatorio e non modifichino sufficientemente la
disciplina già in essere.
Sui principi e sulle intenzioni superiori della disciplina in
discussione, l'intervento di Mauro Travanut (DS-PD) e di Fortuna
Drossi, dove l'intento è armonizzare l'interazione tra l'uomo e
la fauna, con la sottolineatura del presidente della Commissione
che manca un indirizzo complessivo regionale dei confronti della
biodiversità. Per Travanut, inoltre, andrà ricercata una
mediazione, specie con la parte ambientalista della maggioranza.
Per l'assessore Enzo Marsilio la proposta è migliorativa della
precedente disciplina regionale, soprattutto nel senso della
semplificazione e dell'ampliamento della partecipazione
democratica alle decisioni da parte del mondo venatorio. Il ruolo
di tutela e di gestione della fauna da parte della Regione ne
viene inoltre rafforzato. È stata anche ribadita la volontà di
costituire un Corpo unico di vigilanza regionale quando verranno
risolti i nodi tecnici posti dalla disciplina del Comparto unico.
I lavori proseguiranno il prossimo martedì, 13 novembre, con
l'esame dell'articolato.
(immagini alle tv)