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LN: legge friulano, non annacquare il testo originale

07.11.2007
13:49
(ACON) Trieste, 07 nov - COM/AB - In vista della stretta finale per l'approvazione in Consiglio regionale della legge sull'insegnamento del friulano nelle scuole, il gruppo della Lega Nord ha illustrato la sua posizione invitando la Regione a non annacquare il testo originale fino a farne una sbiadita caricatura buona solo come spot, ma priva di contenuti concreti.

"Non vorremmo, ma lo temiamo dai segnali che si percepiscono nei vari partiti - ha esordito Alessandra Guerra - che di una questione seria e importantissima per la nostra regione, per la specialità di tutto il Friuli Venezia Giulia, ricordiamolo, come l'insegnamento del friulano nei territori friulanofoni, si faccia un papocchio all'italiana rinunciando tra l'altro a quell'autonomia che le leggi dello Stato attribuiscono a tutte le Regioni in materia di insegnamenti".

Il timore della Lega Nord è che dopo i grandi proclami iniziali il testo di legge perda di incisività e concretezza e diventi uno spot vuoto a fino a "trasgredire i dettami della legge 482 che stabilisce che l'insegnamento delle lingue minoritarie deve essere garantito".

"Non vogliamo credere - ha concluso Guerra - che Illy abdichi a competenze che lo Stato centrale ci assegna in modo chiaro con la recente legge del ministro Fioroni".

"Per questo - ha spiegato il consigliere regionale Claudio Violino - la Lega Nord ha presentato emendamenti che mettono bene in chiaro che una cosa è l'autonomia scolastica degli istituti, (che devono stabilire come insegnare) un' altra cosa è l'autonomia delle Regioni che possono stabilire cosa insegnare e dare gli indirizzi. Gli obiettivi della legge, in definitiva, devono essere ben chiariti dalla Regione e non scuola per scuola, sennò sarebbe il caos e si perderebbe una grande occasione per dare sempre più dignità e autorevolezza alla nostra Regione speciale".

(immagini alle tv)