LN: legge friulano, non annacquare il testo originale
(ACON) Trieste, 07 nov - COM/AB - In vista della stretta finale
per l'approvazione in Consiglio regionale della legge
sull'insegnamento del friulano nelle scuole, il gruppo della Lega
Nord ha illustrato la sua posizione invitando la Regione a non
annacquare il testo originale fino a farne una sbiadita
caricatura buona solo come spot, ma priva di contenuti concreti.
"Non vorremmo, ma lo temiamo dai segnali che si percepiscono nei
vari partiti - ha esordito Alessandra Guerra - che di una
questione seria e importantissima per la nostra regione, per la
specialità di tutto il Friuli Venezia Giulia, ricordiamolo, come
l'insegnamento del friulano nei territori friulanofoni, si
faccia un papocchio all'italiana rinunciando tra l'altro a
quell'autonomia che le leggi dello Stato attribuiscono a tutte le
Regioni in materia di insegnamenti".
Il timore della Lega Nord è che dopo i grandi proclami iniziali
il testo di legge perda di incisività e concretezza e diventi uno
spot vuoto a fino a "trasgredire i dettami della legge 482 che
stabilisce che l'insegnamento delle lingue minoritarie deve
essere garantito".
"Non vogliamo credere - ha concluso Guerra - che Illy abdichi a
competenze che lo Stato centrale ci assegna in modo chiaro con la
recente legge del ministro Fioroni".
"Per questo - ha spiegato il consigliere regionale Claudio
Violino - la Lega Nord ha presentato emendamenti che mettono bene
in chiaro che una cosa è l'autonomia scolastica degli istituti,
(che devono stabilire come insegnare) un' altra cosa è
l'autonomia delle Regioni che possono stabilire cosa insegnare e
dare gli indirizzi. Gli obiettivi della legge, in definitiva,
devono essere ben chiariti dalla Regione e non scuola per scuola,
sennò sarebbe il caos e si perderebbe una grande occasione per
dare sempre più dignità e autorevolezza alla nostra Regione
speciale".
(immagini alle tv)