II Comm: accolta modifica regolamento su aperture domenicali
(ACON) Trieste, 07 nov - DT - Parere positivo da parte della
II Commissione, presidente Mirio Bolzan (DS-PD), al regolamento
che modifica gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) connessi alla
legge regionale sul commercio, e che introduce regole uguali per
tutti quei Comuni che ospitano grossi centri commerciali.
La modifica sostanziale al regolamento, ha spiegato l'assessore
alle Attività produttive Enrico Bertossi, prevede l'istituzione
di un ambito territoriale interprovinciale che vede insieme 2
Comuni della provincia di Gorizia (Ronchi dei Legionari e
Villesse), 3 di Pordenone (Fiume Veneto, Fontanafredda e Roveredo
in Piano) e 10 di Udine (Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa,
Basiliano, Buttrio, Cassacco, Martignacco, Pozzuolo del Friuli,
Pradamano, Reana del Rojale e Tavagnacco). Si tratta di Comuni
con una forte presenza della grande distribuzione, con i centri
commerciali più importanti della regione, che erano stati
esclusi, gli unici, dall'indicazione di Comuni turistici.
Esclusi, quindi, dalla possibilità di usufruire delle aperture
domenicali. Non lo saranno più pur rimanendo non-turistici.
Certamente, ha sottolineato l'assessore, l'indicazione di Comune
turistico per i due terzi dei municipi del Friuli Venezia Giulia
ha portato a una consistente liberalizzazione delle stesse
aperture domenicali. Con questo provvedimento la Giunta intende
armonizzare l'offerta commerciale sul territorio uniformando la
regolamentazione.
Nella maggioranza il provvedimento ha visto perplessi Paolo
Pupulin (DS-PD, che si è astenuto al momento del voto), Pio De
Angelis (PRC-SE) e Bruna Zorzini (PDCI). La soluzione dell'ambito
interprovinciale non risolverà nulla, ha dichiarato Pupulin,
mentre per De Angelis bisognerebbe riconsiderare il numero dei
Comuni della regione davvero turistici dove applicare le aperture
straordinarie domenicali. Orari di apertura più ponderati contro
la liberalizzazione selvaggia è quanto ha chiesto la Zorzini.
Unico voto contrario al regolamento quello di Maurizio Franz
(LN), per il quale la ridefinizione degli ambiti territoriali
penalizza le piccole attività commerciali, spesso a conduzione
familiare. Questo provvedimento, ha fatto notare, riequilibra la
bilancia a favore della grande distribuzione commerciale, quella
con meno radicamento sul territorio.