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II Comm: accolta modifica regolamento su aperture domenicali

07.11.2007
14:38
(ACON) Trieste, 07 nov - DT - Parere positivo da parte della II Commissione, presidente Mirio Bolzan (DS-PD), al regolamento che modifica gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) connessi alla legge regionale sul commercio, e che introduce regole uguali per tutti quei Comuni che ospitano grossi centri commerciali.

La modifica sostanziale al regolamento, ha spiegato l'assessore alle Attività produttive Enrico Bertossi, prevede l'istituzione di un ambito territoriale interprovinciale che vede insieme 2 Comuni della provincia di Gorizia (Ronchi dei Legionari e Villesse), 3 di Pordenone (Fiume Veneto, Fontanafredda e Roveredo in Piano) e 10 di Udine (Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa, Basiliano, Buttrio, Cassacco, Martignacco, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Reana del Rojale e Tavagnacco). Si tratta di Comuni con una forte presenza della grande distribuzione, con i centri commerciali più importanti della regione, che erano stati esclusi, gli unici, dall'indicazione di Comuni turistici. Esclusi, quindi, dalla possibilità di usufruire delle aperture domenicali. Non lo saranno più pur rimanendo non-turistici.

Certamente, ha sottolineato l'assessore, l'indicazione di Comune turistico per i due terzi dei municipi del Friuli Venezia Giulia ha portato a una consistente liberalizzazione delle stesse aperture domenicali. Con questo provvedimento la Giunta intende armonizzare l'offerta commerciale sul territorio uniformando la regolamentazione.

Nella maggioranza il provvedimento ha visto perplessi Paolo Pupulin (DS-PD, che si è astenuto al momento del voto), Pio De Angelis (PRC-SE) e Bruna Zorzini (PDCI). La soluzione dell'ambito interprovinciale non risolverà nulla, ha dichiarato Pupulin, mentre per De Angelis bisognerebbe riconsiderare il numero dei Comuni della regione davvero turistici dove applicare le aperture straordinarie domenicali. Orari di apertura più ponderati contro la liberalizzazione selvaggia è quanto ha chiesto la Zorzini.

Unico voto contrario al regolamento quello di Maurizio Franz (LN), per il quale la ridefinizione degli ambiti territoriali penalizza le piccole attività commerciali, spesso a conduzione familiare. Questo provvedimento, ha fatto notare, riequilibra la bilancia a favore della grande distribuzione commerciale, quella con meno radicamento sul territorio.