ARE: Tesini, i giovani sono i testimoni della nuova Europa
(ACON) Udine, 08 nov - DT - Oggi siamo qui per rafforzare e
consolidare all'interno del processo di allargamento e di
integrazione della nuova Europa un regionalismo forte, nella
convinzione che le Regioni dotate di maggiori competenze, capaci
di interpretare meglio i sentimenti delle loro comunità e dei
loro cittadini, siano il modo migliore per fare di più e
costruire meglio l'Europa.
E' il saluto del presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia Alessandro Tesini a Udine, all'Assemblea generale
delle Regioni d'Europa.
Apprezzo, ha dichiarato il presidente Tesini, quello che sta
facendo l'ARE, e il programma di questa Assemblea generale
dedicato al tema dell'identità sta a dimostrare che la
costruzione dell'Europa non è soltanto il prodotto delle
diplomazie degli Stati, bensì che la nuova cittadinanza europea
si costruisce anche con il protagonismo, la partecipazione, la
determinazione, la creatività dei nuovi cittadini. Che devono
sentirsi cittadini del proprio Paese e al tempo stesso europei.
Tesini, poi, non ha potuto non dedicare qualche parola ai
giovani, testimoni della nuova Europa anche a Udine. E' stato
bello sentirli parlare del futuro con coraggio, forza, speranza.
Con capacità. Le istituzioni devono saper rappresentare proprio
tutto ciò. E chi meglio delle Regioni è capace di assicurare
questo spirito, questa nuova spinta che viene dai cittadini?
Ammiro il vostro coraggio, ha sottolineato Tesini rivolgendosi
agli organizzatori dell'Assemblea, perché si è scelto un tema
controverso come quello delle identità, che ha risvolti positivi
e negativi. Eppure essere fieri delle tradizioni, orgogliosi
della propria storia, rivendicare le appartenenze di ciascuno non
è alternativo alla capacità di osservare e comprendere interessi
e orizzonti più ampi. Non sono state le Regioni a creare i
disastri del secolo passato in Europa ma lo Stato, quando è
divenuto etnico e si è reso indisponibile a una visione ampia. Le
Regioni, invece, possiedono questa capacità, e l'ARE ne
rappresenta il "dove" indispensabile.
ARE che oggi è qui, a Udine, in Friuli Venezia Giulia, una
regione - ha concluso il presidente - che ha tanto pagato nel
Novecento l'assenza dell'Europa e che oggi sa quanto il proprio
benessere, la propria crescita, dipendano dall'Europa stessa.