News


UDC: Salvador su mutui a tasso variabile

13.11.2007
17:41
(ACON) Trieste, 13 nov - COM/ET - "Cosa intende fare la Giunta regionale per aiutare le famiglie a basso reddito alle prese con i continui aumenti delle rate dei mutui a tasso variabile per l'acquisto della prima casa?" Lo chiede con un'interrogazione il consigliere regionale dell'UDC Maurizio Salvador.

"Da tempo la Banca Centrale Europea ha avviato una politica monetaria restrittiva che ha portato in questi ultimi anni a un rilevante incremento del costo del denaro - afferma Salvador - e questa stretta monetaria ha determinato a più riprese la crescita del tasso di riferimento europeo e, di conseguenza, l'aumento delle rate dei mutui a tasso variabile". Il consigliere regionale dell'UDC evidenzia come la rata di un mutuo variabile per l'acquisto di una abitazione stipulato 3 anni fa sia cresciuta di oltre un terzo per la durata ventennale e di quasi la metà per quella trentennale. "Su un mutuo da 100 mila euro - sottolinea - vuol dire una maggiore spesa mensile di 193 euro a venti anni e di 213 a trenta. Questo significa che per chi si è indebitato con mutuo a tasso variabile tra il 2003 e il 2005, quando i tassi erano ai minimi, la rata è salita come minimo del 23% per il mutuo ventennale e del 31% per quello trentennale. Come conseguenza di ciò molte famiglie fanno sempre più fatica a pagare le rate a causa del rialzo dei tassi di interesse, ma anche del costo della vita".

Salvador cita anche gli esiti di un'indagine condotta dall'Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari finanziari) in 18 tribunali italiani, da cui emerge che tra il 2006 e il 2007 l'aumento di pignoramenti è stato di oltre il 20% e dovrebbe attestarsi a fine anno sul 23% rispetto all'anno precedente, a causa dell'aumento dei tassi e della difficoltà di far fronte alle rate. "Inoltre - prosegue l'esponente centrista - secondo un'inchiesta pubblicata nei giorni scorsi da un quotidiano economico nazionale, l'incidenza sul reddito familiare della rata di mutuo per l'acquisto di un'abitazione, va dal 48.4% di Ragusa al 10.7% di Bolzano. Nella nostra regione, a Gorizia, la rata ha un peso medio sul reddito pari al 20.3%, a Udine del 17.7%, come a anche Pordenone e a Trieste, dove si attesta al 17%. A rischio - sottolinea Salvador - ci sarebbero in Italia ben 300 mila famiglie che stanno per sfondare il tetto sopportabile della rata.

Nel DPFER 2008-2010 - continua l'esponente dell'UDC - la Giunta regionale ha previsto, su sollecitazione mia e del collega Roberto Molinaro, a fronte di maggiori oneri di costo del denaro, di sostenere le famiglie con un adeguato incremento del contributo regionale in conto capitale per rendere meno difficoltoso per le stesse accedere all'acquisizione in proprietà della prima casa già a partire dal prossimo anno".

Salvador chiede dunque alla Giunta "quali provvedimenti intenda assumere con la prossima Finanziaria per venire incontro a quelle famiglie a basso reddito che hanno in corso un mutuo fondiario a tasso variabile contratto per l'acquisto o la costruzione della prima casa e che stanno per sfondare il tetto sopportabile della rata, ritenendo che questo tipo di intervento rivesta carattere di urgenza".