Citt: Panontin su costi della politica
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/ET - "Ho letto con soddisfazione,
ma anche con stupore, le notizie apparse ieri sulla stampa
riguardanti alcune proposte per ridurre i costi della politica
avanzate dalla Casa della Libertà".
È così che inizia l'intervento del consigliere regionale dei
Cittadini per il Presidente Paolo Panontin, sulla proposta
avanzata dall'opposizione.
"Finalmente anche Forza Italia e Alleanza Nazionale hanno
maturato la convinzione di dover battere un colpo e dire quali
sono gli interventi che si rendono necessari per ridimensionare
quella che i cittadini definiscono la casta. Ora, questi partiti
propongono di ridurre il numero degli assessori e i loro
compensi; di eliminare il Tutore dei minori; di diminuire le
indennità di consiglieri e assessori del 20%; di portare a
termine almeno due legislature per aver diritto alla pensione,
percepibile, però, solo a partire dal 65esimo anno di età. Tutte
soluzioni condivisibili e attese che danno risposta ai cittadini
che non tollerano più i privilegi di cui la classe politica, nel
corso dei decenni e delle progressive sedimentazioni, si è
dotata. Considerazioni, poi, già espresse dal gruppo consiliare
dei Cittadini in più occasioni e, in tempi recenti,
concretizzatesi attraverso la lettera inviata dal capogruppo
Malattia al presidente della Commissione affari costituzionali
Violante per diminuire il numero dei consiglieri regionali da 60
a 40.
Lo stupore invece - prosegue Panontin - parte da alcune amare
considerazioni: quando le medesime proposte venivano depositate
dal sottoscritto in Consiglio, queste forze politiche dove
stavano?
Nel 2004 venne consegnata una proposta di riforma dello Statuto
(n.6/2004), di cui ero primo firmatario, che conteneva chiare
indicazioni per la riduzione dei costi della politica. Nel
documento veniva suggerito di ridurre il numero degli assessori
da 10 a 6, dei componenti l'ufficio di presidenza da 7 a 5, dei
consiglieri regionali da 60 a 50. Nessuna di queste proposte
venne però inserita nel testo che arrivò in Aula e nessuna di
loro trovò riscontro nel testo presentato da Forza Italia. La
minoranza non le fece proprie neppure attraverso l'inserimento di
emendamenti. Sempre nel 2004 depositai anche una proposta di
legge (pdl n.102) che prevedeva di modificare la situazione
indennitaria e pensionistica dei consiglieri regionali: riduzione
dell'indennità dell'80% rispetto a quella vigente e possibilità
di usufruire del vitalizio dopo due legislature e solo dopo aver
raggiunto i 65 anni di età.
A tutto questo possiamo aggiungere - rimarca l'esponente dei
Cittadini - le proposte di legge sulle consulenze e sugli
incarichi esterni (n.178/gennaio 2006) e quella sugli interventi
di razionalizzazione, trasparenza e contenimento dei costi di
gestione degli organismi a partecipazione regionale (n.269/luglio
2007).
Lo stupore, quindi, nasce dal fatto che in questi anni di
legislatura nessuno dei capigruppo della minoranza si sia mai
battuto per far arrivare queste proposte in Aula e nessuna forza
di opposizione ha mai presentato proposte in tal senso. E' poi
addirittura offensivo che le proposte di Forza Italia vengano
riferite alla prossima legislatura. Il sospetto che si stia
cavalcando un sentimento di ribellione è molto forte.
Depositare una proposta di legge sull'argomento a soli quattro
mesi dal termine della legislatura fa nascere un retropensiero -
conclude Panontin: considerando l'oggettiva impossibilità di
approvare queste proposte in così breve tempo, non è che tali
iniziative vengono intraprese al solo scopo di non modificare
niente?"