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Citt: Panontin su costi della politica

14.11.2007
15:53
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/ET - "Ho letto con soddisfazione, ma anche con stupore, le notizie apparse ieri sulla stampa riguardanti alcune proposte per ridurre i costi della politica avanzate dalla Casa della Libertà".

È così che inizia l'intervento del consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente Paolo Panontin, sulla proposta avanzata dall'opposizione.

"Finalmente anche Forza Italia e Alleanza Nazionale hanno maturato la convinzione di dover battere un colpo e dire quali sono gli interventi che si rendono necessari per ridimensionare quella che i cittadini definiscono la casta. Ora, questi partiti propongono di ridurre il numero degli assessori e i loro compensi; di eliminare il Tutore dei minori; di diminuire le indennità di consiglieri e assessori del 20%; di portare a termine almeno due legislature per aver diritto alla pensione, percepibile, però, solo a partire dal 65esimo anno di età. Tutte soluzioni condivisibili e attese che danno risposta ai cittadini che non tollerano più i privilegi di cui la classe politica, nel corso dei decenni e delle progressive sedimentazioni, si è dotata. Considerazioni, poi, già espresse dal gruppo consiliare dei Cittadini in più occasioni e, in tempi recenti, concretizzatesi attraverso la lettera inviata dal capogruppo Malattia al presidente della Commissione affari costituzionali Violante per diminuire il numero dei consiglieri regionali da 60 a 40.

Lo stupore invece - prosegue Panontin - parte da alcune amare considerazioni: quando le medesime proposte venivano depositate dal sottoscritto in Consiglio, queste forze politiche dove stavano?

Nel 2004 venne consegnata una proposta di riforma dello Statuto (n.6/2004), di cui ero primo firmatario, che conteneva chiare indicazioni per la riduzione dei costi della politica. Nel documento veniva suggerito di ridurre il numero degli assessori da 10 a 6, dei componenti l'ufficio di presidenza da 7 a 5, dei consiglieri regionali da 60 a 50. Nessuna di queste proposte venne però inserita nel testo che arrivò in Aula e nessuna di loro trovò riscontro nel testo presentato da Forza Italia. La minoranza non le fece proprie neppure attraverso l'inserimento di emendamenti. Sempre nel 2004 depositai anche una proposta di legge (pdl n.102) che prevedeva di modificare la situazione indennitaria e pensionistica dei consiglieri regionali: riduzione dell'indennità dell'80% rispetto a quella vigente e possibilità di usufruire del vitalizio dopo due legislature e solo dopo aver raggiunto i 65 anni di età.

A tutto questo possiamo aggiungere - rimarca l'esponente dei Cittadini - le proposte di legge sulle consulenze e sugli incarichi esterni (n.178/gennaio 2006) e quella sugli interventi di razionalizzazione, trasparenza e contenimento dei costi di gestione degli organismi a partecipazione regionale (n.269/luglio 2007).

Lo stupore, quindi, nasce dal fatto che in questi anni di legislatura nessuno dei capigruppo della minoranza si sia mai battuto per far arrivare queste proposte in Aula e nessuna forza di opposizione ha mai presentato proposte in tal senso. E' poi addirittura offensivo che le proposte di Forza Italia vengano riferite alla prossima legislatura. Il sospetto che si stia cavalcando un sentimento di ribellione è molto forte.

Depositare una proposta di legge sull'argomento a soli quattro mesi dal termine della legislatura fa nascere un retropensiero - conclude Panontin: considerando l'oggettiva impossibilità di approvare queste proposte in così breve tempo, non è che tali iniziative vengono intraprese al solo scopo di non modificare niente?"