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III Comm: illustrata proposta legge su cremazione

15.11.2007
14:01
(ACON) Trieste, 15 nov - DT - Illustrato alla III Commissione consiliare, presieduta da Nevio Alzetta (DS-PD), il testo predisposto dal Comitato ristretto che, unendo le due proposte di legge di cui erano primi firmatari Paolo Panontin (Citt) assieme alla LN e Paolo Ciani di AN, regolamenta l'affidamento e la dispersione delle ceneri da cremazione.

A esporre la proposta di legge, che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio delle Autonomie locali, Ciani, presidente del Comitato ristretto. Il provvedimento rappresenta un balzo in avanti rispetto alla sensibilità, decisamente aumentata, della popolazione su questo tema. Basti pensare che a Udine oltre il 30% delle persone si fa cremare, eppure in tutta la regione esistono soltanto due strutture - a Trieste e a Udine appunto - dove poterlo fare. Proprio a Trieste la lista di attesa è lunga, bisogna attendere 15-20 giorni. Per questo c'era la necessità che la Regione sviluppasse un piano di coordinamento per la realizzazione di crematori da parte dei Comuni, anche in forma associata.

Nei 14 articoli sono state introdotte alcune novità rispetto alle proposte originarie e alla stessa normativa nazionale di cui mancano ancora, come ha fatto notare Ciani, i decreti attuativi: ad esempio, chi vorrà disperdere o affidare le proprie ceneri lo potrà fare - oltre tramite testamento o iscrizione a specifiche associazioni riconosciute - annotandosi a un apposito registro comunale.

Disciplinati poi i luoghi dove disperdere le ceneri: sarà possibile in aree appositamente destinate all'interno dei cimiteri, in natura (ma a distanza non inferiore ai 200 metri da insediamenti abitativi mentre la dispersione in mare, fiumi e laghi sarà consentita solo nei tratti liberi da natanti e altri manufatti), in aree private (all'aperto, a distanza anche qui non inferiore ai 200 metri dalle case e con il consenso dei proprietari). E se sarà possibile la cremazione delle salme inumate da almeno 10 anni e di quelle tumulate da almeno 20.

Introdotte quindi le sanzioni amministrative, la realizzazione di strutture dove possano tenersi cerimonie per l'estremo saluto (dovranno realizzarle i Comuni, anche in forma associata), e introdotto pure un articolo sul senso comunitario della morte: in pratica, tanto nel caso di affidamento che di dispersione delle ceneri, nel cimitero comunque verrà realizzata un'apposita targa, individuale o collettiva, che riporterà i dati anagrafici di chi non c'è più. Particolare non da poco, le ceneri già collocate nei cimiteri alla data di entrata in vigore della legge potranno essere affidate o disperse.

Questo lavoro, celere e condiviso, rappresenta un buon viatico per l'approvazione in Consiglio, ha commentato Panontin, mentre Lupieri ha fatto notare come il testo metta ordine pure al tema della cremazione, metodo che a Trieste incontra il favore di un terzo dei cittadini.

Prima di esaminare il testo, la Commissione ha deciso un ciclo di audizioni: verranno ascoltate l'Anusca regionale (Associazione ufficiali di stato civile e d'anagrafe), la Socrem (Società per la cremazione), l'Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti) e i responsabili dei servizi di prevenzione delle sei Aziende sanitarie regionali.