III Comm: illustrata proposta legge su cremazione
(ACON) Trieste, 15 nov - DT - Illustrato alla III Commissione
consiliare, presieduta da Nevio Alzetta (DS-PD), il testo
predisposto dal Comitato ristretto che, unendo le due proposte di
legge di cui erano primi firmatari Paolo Panontin (Citt) assieme
alla LN e Paolo Ciani di AN, regolamenta l'affidamento e la
dispersione delle ceneri da cremazione.
A esporre la proposta di legge, che ora dovrà passare al vaglio
del Consiglio delle Autonomie locali, Ciani, presidente del
Comitato ristretto. Il provvedimento rappresenta un balzo in
avanti rispetto alla sensibilità, decisamente aumentata, della
popolazione su questo tema. Basti pensare che a Udine oltre il
30% delle persone si fa cremare, eppure in tutta la regione
esistono soltanto due strutture - a Trieste e a Udine appunto -
dove poterlo fare. Proprio a Trieste la lista di attesa è lunga,
bisogna attendere 15-20 giorni. Per questo c'era la necessità che
la Regione sviluppasse un piano di coordinamento per la
realizzazione di crematori da parte dei Comuni, anche in forma
associata.
Nei 14 articoli sono state introdotte alcune novità rispetto alle
proposte originarie e alla stessa normativa nazionale di cui
mancano ancora, come ha fatto notare Ciani, i decreti attuativi:
ad esempio, chi vorrà disperdere o affidare le proprie ceneri lo
potrà fare - oltre tramite testamento o iscrizione a specifiche
associazioni riconosciute - annotandosi a un apposito registro
comunale.
Disciplinati poi i luoghi dove disperdere le ceneri: sarà
possibile in aree appositamente destinate all'interno dei
cimiteri, in natura (ma a distanza non inferiore ai 200 metri da
insediamenti abitativi mentre la dispersione in mare, fiumi e
laghi sarà consentita solo nei tratti liberi da natanti e altri
manufatti), in aree private (all'aperto, a distanza anche qui non
inferiore ai 200 metri dalle case e con il consenso dei
proprietari). E se sarà possibile la cremazione delle salme
inumate da almeno 10 anni e di quelle tumulate da almeno 20.
Introdotte quindi le sanzioni amministrative, la realizzazione di
strutture dove possano tenersi cerimonie per l'estremo saluto
(dovranno realizzarle i Comuni, anche in forma associata), e
introdotto pure un articolo sul senso comunitario della morte: in
pratica, tanto nel caso di affidamento che di dispersione delle
ceneri, nel cimitero comunque verrà realizzata un'apposita targa,
individuale o collettiva, che riporterà i dati anagrafici di chi
non c'è più. Particolare non da poco, le ceneri già collocate nei
cimiteri alla data di entrata in vigore della legge potranno
essere affidate o disperse.
Questo lavoro, celere e condiviso, rappresenta un buon viatico
per l'approvazione in Consiglio, ha commentato Panontin, mentre
Lupieri ha fatto notare come il testo metta ordine pure al tema
della cremazione, metodo che a Trieste incontra il favore di un
terzo dei cittadini.
Prima di esaminare il testo, la Commissione ha deciso un ciclo di
audizioni: verranno ascoltate l'Anusca regionale (Associazione
ufficiali di stato civile e d'anagrafe), la Socrem (Società per
la cremazione), l'Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti) e i
responsabili dei servizi di prevenzione delle sei Aziende
sanitarie regionali.