VI Comm: pdl opposizioni su istruzione e formazione (2)
(ACON) Trieste, 19 nov - MPB - Illustrata alla VI Commissione
anche la proposta di legge presentata dai capigruppo del
centrodestra Isidoro Gottardo (FI), Luca Ciriani (AN), Alessandra
Guerra (LN) e Roberto Molinaro (UDC) assieme ad alcuni
consiglieri dei loro partiti (gli azzurri Blasoni, Camber e
Marini; Di Natale per Alleanza Nazionale; la centrista Gina Fasan
e il leghista Claudio Violino) contenente "Norme sul sistema
educativo di istruzione e formazione della Regione Friuli Venezia
Giulia".
Si articola in cinque Titoli - ha spiegato Molinaro - il primo
dei quali definisce oggetto, ambito di applicazione, finalità e
principi della legge. Viene così precisato che la Regione in base
allo Statuto di Autonomia e alla riforma del Titolo V della
Costituzione ha sia potestà primaria in materia di istruzione e
formazione professionale, nel rispetto dei livelli essenziali
delle prestazioni, sia potestà concorrente in materia di
istruzione. E il sistema educativo regionale è unitario,
internamente articolato nei due ambiti.
Il Titolo II contiene norme generali per entrambi i sistemi e si
articola in tre capi; il primo, riguardante il servizio pubblico
educativo regionale, prevede che la Regione promuova
l'integrazione sia dei sistemi di istruzione e formazione
professionale fra loro che con il sistema universitario e del
lavoro, la messa in rete dei servizi attraverso poli territoriali
dell'offerta, l'educazione degli adulti e la certificazione delle
competenze ovunque acquisite. Gli altri due capi riguardano il
governo del sistema educativo regionale, fondato sulla
partecipazione dei componenti della comunità educativa, e ciò
anche attraverso la Conferenza del sistema e, rispettivamente, le
politiche e gli istituti comuni.
Le norme specifiche per il sistema dell'istruzione sono trattate
al Titolo III mentre il IV contiene la nuova disciplina regionale
specifica in materia di istruzione e formazione professionale, in
sostituzione di quella vigente: i capitoli riguardano l'offerta
formativa, il sistema di certificazione nelle politiche di
istruzione, formazione e lavoro, la rete degli operatori,
l'efficacia e l'efficienza del sistema, con la previsione di un
Valutatore indipendente che in una logica di terzietà svolge
compiti di analisi del sistema e dei soggetti che erogano i
servizi. Il Titolo quinto contiene le disposizioni finali.
Vi sono degli elementi di diversità rispetto al disegno di legge
della Giunta - ha annotato Blasoni: l'Esecutivo, infatti, intende
mantenere una visione dualistica tra istruzione e formazione, la
nostra proposta invece dà armonicità e consente una reale pari
dignità a entrambe. Infine, sono fondamentali il riconoscimenti e
il sostegno alle scuole private: in questo modo la famiglia potrà
esercitare la sua libera scelta rispetto a un'offerta formativa
davvero completa.
Come richiesto dalle opposizioni, si procederà con una serie di
audizioni. Di seguito verrà istituito un Comitato ristretto che
dovrà trovare una sintesi tra i due testi di legge.
(fine)