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III Comm: illustrato ddl riassetto Servizio sanitario (2)

19.11.2007
16:50
(ACON) Trieste, 19 nov - ET - L'illustrazione alla III Commissione del disegno di legge sul riassetto del Servizio sanitario regionale è stata preceduta da un'introduzione sullo stato dell'arte da parte dell'assessore Ezio Beltrame.

Citando il rapporto 2007 CEIS Sanità, prodotto dall'Università di Tor Vergata di Roma e presentato alle massime autorità sanitarie nazionali alla fine di ottobre, Beltrame ha descritto la situazione del Friuli Venezia Giulia come buona.

Il rapporto tra la spesa sanitaria e il PIL è migliorato e si è stabilizzato negli anni, attestandosi a circa il 6% nel 2006, ponendo la nostra regione tra quelle virtuose.

La spesa sociale è, paragonata sempre al contesto nazionale, tra le più alte, mentre siamo i penultimi per impoverimento dei singoli causato dalle spese mediche. Il trend di crescita della spesa sanitaria regionale del FVG sarebbe al di sotto della media nazionale e, in generale, tra i più bassi. Gli indicatori base del buon funzionamento della sanità, come l'attesa di vita alta e la bassa mortalità infantile, oltre che l'alta percentuale di malati oncologici che guariscono, completano un quadro ragguardevole, ha precisato l'assessore.

L'esito positivo della sperimentazione con le Aree vaste - con un allargamento dei potenziali bacini di utenza - è corroborante e ha portato la Giunta a voler continuare a verificare forme di governo della sanità che portino a una maggiore semplificazione ragionata, basandosi anche su dati internazionali che attestano la quantità ideale di utenti di un bacino sanitario a 400 mila, è quanto ha asserito Beltrame. Gli attuali bacini della regione Friuli Venezia Giulia vanno da 80 a 340 mila.

Parlando della riduzione del numero di Aziende sanitarie, l'assessore ha ribadito che dopo un'approfondita fase di sperimentazione (come previsto dal ddl) che non ha esiti predefiniti si potrà decidere fino a che punto procedere con la razionalizzazione, sapendo che una diminuzione dei confini amministrativi tra gli enti preposti alla gestione della sanità non potrà che giovare al coordinamento di questi e alla qualità dei servizi erogati. Ribadita anche la volontà di valorizzare l'apporto al governo della sanità degli enti locali, specie dei Comuni.

Al termine dell'illustrazione i consiglieri Roberto Molinaro (UDC) e Massimo Blasoni (FI) hanno chiesto il perché di questa manovra così impattante alla fine del mandato legislativo, che ipotecherebbe le azioni del futuro governo regionale. L'assessore ha risposto sottolineato che la fase sperimentale avrebbe termine molto dopo le elezioni e che si tratta, in realtà, di un atto di manutenzione del sistema per non dover sempre ragionare in termini di emergenza.

Molinaro ha chiesto quale rapporto di continuità ha il disegno di legge con le precedenti leggi regionali sanitarie e Beltrame ha ribadito che, pur essendosi modificato l'assetto delle varie istituzioni sul territorio, la continuità, specie con la legge 13, viene mantenuta. Infine, Blasoni vorrebbe che gli fossero fornite le previsioni dei benefici economici che questo provvedimento avrebbe.

Sul provvedimento la III Commissione aprirà una serie di consultazioni.

(fine)