III Comm: illustrato ddl riassetto Servizio sanitario (2)
(ACON) Trieste, 19 nov - ET - L'illustrazione alla III
Commissione del disegno di legge sul riassetto del Servizio
sanitario regionale è stata preceduta da un'introduzione sullo
stato dell'arte da parte dell'assessore Ezio Beltrame.
Citando il rapporto 2007 CEIS Sanità, prodotto dall'Università di
Tor Vergata di Roma e presentato alle massime autorità sanitarie
nazionali alla fine di ottobre, Beltrame ha descritto la
situazione del Friuli Venezia Giulia come buona.
Il rapporto tra la spesa sanitaria e il PIL è migliorato e si è
stabilizzato negli anni, attestandosi a circa il 6% nel 2006,
ponendo la nostra regione tra quelle virtuose.
La spesa sociale è, paragonata sempre al contesto nazionale, tra
le più alte, mentre siamo i penultimi per impoverimento dei
singoli causato dalle spese mediche. Il trend di crescita della
spesa sanitaria regionale del FVG sarebbe al di sotto della media
nazionale e, in generale, tra i più bassi. Gli indicatori base
del buon funzionamento della sanità, come l'attesa di vita alta e
la bassa mortalità infantile, oltre che l'alta percentuale di
malati oncologici che guariscono, completano un quadro
ragguardevole, ha precisato l'assessore.
L'esito positivo della sperimentazione con le Aree vaste - con un
allargamento dei potenziali bacini di utenza - è corroborante e
ha portato la Giunta a voler continuare a verificare forme di
governo della sanità che portino a una maggiore semplificazione
ragionata, basandosi anche su dati internazionali che attestano
la quantità ideale di utenti di un bacino sanitario a 400 mila, è
quanto ha asserito Beltrame. Gli attuali bacini della regione
Friuli Venezia Giulia vanno da 80 a 340 mila.
Parlando della riduzione del numero di Aziende sanitarie,
l'assessore ha ribadito che dopo un'approfondita fase di
sperimentazione (come previsto dal ddl) che non ha esiti
predefiniti si potrà decidere fino a che punto procedere con la
razionalizzazione, sapendo che una diminuzione dei confini
amministrativi tra gli enti preposti alla gestione della sanità
non potrà che giovare al coordinamento di questi e alla qualità
dei servizi erogati. Ribadita anche la volontà di valorizzare
l'apporto al governo della sanità degli enti locali, specie dei
Comuni.
Al termine dell'illustrazione i consiglieri Roberto Molinaro
(UDC) e Massimo Blasoni (FI) hanno chiesto il perché di questa
manovra così impattante alla fine del mandato legislativo, che
ipotecherebbe le azioni del futuro governo regionale. L'assessore
ha risposto sottolineato che la fase sperimentale avrebbe termine
molto dopo le elezioni e che si tratta, in realtà, di un atto di
manutenzione del sistema per non dover sempre ragionare in
termini di emergenza.
Molinaro ha chiesto quale rapporto di continuità ha il disegno di
legge con le precedenti leggi regionali sanitarie e Beltrame ha
ribadito che, pur essendosi modificato l'assetto delle varie
istituzioni sul territorio, la continuità, specie con la legge
13, viene mantenuta. Infine, Blasoni vorrebbe che gli fossero
fornite le previsioni dei benefici economici che questo
provvedimento avrebbe.
Sul provvedimento la III Commissione aprirà una serie di
consultazioni.
(fine)