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Verdi: Metz su progetto vetreria a S. Giorgio di Nogaro

21.11.2007
16:51
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/AB - Il progetto di una vetreria a San Giorgio di Nogaro - evidenzia in una nota il consigliere regionale dei Verdi Alessandro Metz - ha trovato l'approvazione della commissione VIA regionale.

L'azienda che dovrebbe insediarsi in quella zona industriale - evidenzia Metz - andrà a produrre lastre di vetro a ciclo continuo 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. Dopo un iter procedurale dubbioso si arriva a un parere positivo semplicemente risibile. La ben più nota vicenda del cementificio di Torviscosa non ha quindi insegnato nulla sul piano della trasparenza dei procedimenti né della coerenza dell'agire politico.

Alla fine di luglio - ricorda il consigliere dei Verdi - furono presentate due relazioni tecniche redatte dagli uffici regionali e presentate in sede di commissione: la prima esprimeva forte perplessità sulla possibilità di esprimere parere positivo, la seconda - 5 giorni dopo - proponeva 57 prescrizioni per dribblare il problema. In agosto venivano in modo anomalo richieste ulteriori integrazioni alla società proponente pur di garantirsi una pseudo-serietà nella gestione della pratica autorizzativa.

Con calma sono arrivate presso il servizio VIA le integrazioni per la vetreria sangiorgina. Metz afferma di averne avuto copia solo oggi dopo che la richiesta giaceva inevasa da un mese, così non è stato per gli organi istituzionali chiamati a esprimere parere nella prima fase istruttoria (Comuni, Province, ARPA, ASS) che non hanno ricevuto copia e vengono a conoscenza oggi, come noi tutti, del parere favorevole, e conclusivo, sulla faccenda vetreria. Un'anomalia che apre certamente la strada a possibili ricorsi al TAR da parte degli Enti che avevano espresso parere negativo e che non sono stati più coinvolti nel proseguimento dell'istruttoria.

Contemporaneamente - conclude Metz - non vorremmo che un ricorso al TAR dell'azienda interessata contro la Regione FVG, la direzione dell'Ambiente, la Commissione tecnica VIA, possa aver influenzato o condizionato in forma ricattatoria gli ultimi accelerati passaggi del procedimento. Ancora una volta spetterà alla Giunta regionale, come accadde per il cementificio, deliberare sulla questione e ancora una volta, ci auguriamo, ci sarà lo spazio per il buon senso e l'avvedutezza.