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PDCI: Zorzini su legge tutela friulano

22.11.2007
16:03
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/ET - "Intervenendo in Aula nel dibattito sugli articoli che parlano dell'insegnamento del friulano nelle scuole e delle modalità d'accesso allo stesso, ho difeso l'impostazione che mirava non solo alla tutela, ma anche alla promozione della lingua friulana."

È quanto dichiara la consigliera dei Comunisti italiani, Bruna Zorzini.

"Mi sembra giusto che in una regione come la nostra non ci si ispiri solamente alla legge 482/99, ma si cerchi di superarla, interpretandola in maniera estensiva. In questo senso credo che Intesa democratica abbia ottenuto una buona sintesi, anche se noto con amarezza le defezioni di tanti colleghi su questa questione".

"Purtroppo i tempi non sono maturi - asserisce la consigliera - per volare più alto e il livello di discussione non è stato quello che io speravo al momento della firma del progetto di legge caldeggiato dal Comitato 482, che con altri colleghi ho firmato e su quale anche si è discusso".

"Il dibattito amplificato e strumentale di questi mesi sul friulano ha registrato difatti divisioni nei territori e nei Consigli comunali; divisioni trasversali, ma anche all'interno degli stessi schieramenti, degli stessi partiti, del PD. Autorevoli esponenti di quest'ultimo si sono cimentati su questo argomento con un atteggiamento di chiusura e revisione della storia che denota un'ignoranza o, meglio, una lettura della stessa legata a dinamiche presenti, anche poco nobili, influenzate anche da logiche molto spesso elettoralistiche".

"Più gravi, a questo riguardo, i pronunciamenti avvenuti in sede romana su determinati passaggi fondamentali della nostra proposta di Statuto, dove si è arrivati a disconoscere che la presenza delle minoranze sul nostro territorio fosse alla base della nostra specialità".

"Consiglio a tali deputati - conclude Bruna Zorzini - una lettura attenta dei resoconti stenografici della Costituente, per tutti vale però l'articolo 116 della Costituzione che aveva riconosciuto al Friuli Venezia Giulia la specialità, ribadendo l'esigenza di tutela dei diritti delle minoranze che vivono nel suo territorio. Spero che a questo proposito in Parlamento, ma anche in Consiglio regionale, si riuscirà a fare la giusta chiarezza".