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CR: tutela friulano, approvati articoli 16-17-18 (3)

22.11.2007
16:39
(ACON) Trieste, 22 nov - DT - Con l'approvazione degli ultimi tre articoli (16 sul materiale didattico, 17 sui docenti e 18 sugli interventi di promozione), si è concluso l'esame del Capo III della legge sul friulano, Capo dedicato agli interventi nell'istruzione.

Passato senza emendamenti l'articolo 16, sul 17 sono state apportate alcune sostanziose modifiche attraverso un emendamento della Menosso (DS-PD). Innanzitutto, saranno le due università di Udine e di Trieste - e non solo quella del capoluogo friulano - a sottoscrivere le convenzioni con la Regione al fine di garantire e sostenere i percorsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti di e in lingua friulana. In più, la Regione provvederà, d'intesa con le autorità scolastiche e dopo aver sentito le organizzazioni sindacali, all'istituzione di un elenco degli insegnanti con competenze riconosciute - e non più abilitati - per l'insegnamento del friulano. Si è aggiunto, anche, che con disposizioni regolamentari da emanare di concerto con l'ufficio scolastico regionale vengano definite le modalità per l'accesso all'elenco e per l'utilizzazione del personale docente iscritto allo stesso elenco.

E poi sono tre i commi soppressi: decade la distinzione tra formazione iniziale e in servizio dei docenti, niente più bando e relativi esami che danno titolo all'iscrizione nell'elenco, e niente più procedure da parte della Regione per definire i parametri, le condizioni di accesso, le norme di reclutamento e di mobilità degli insegnanti di friulano.

Articolo 18: un emendamento di Pietro Colussi (Citt) ha soppresso il comma con il quale la Regione assicurava la realizzazione di azioni mirate alla diffusione e allo stimolo delle scuole e delle famiglie per favorire l'adesione a modelli linguistici più avanzati. Aggiunto, infine, il 18 bis, finora l'unico emendamento condiviso da maggioranza e opposizione: a firmarlo, infatti, oltre al relatore di maggioranza Menosso (DS-PD), anche Mauro Travanut, Maria Cristina Carloni e Patrizia Della Pietra (tutti e tre DS-PD), Kristian Franzil (PRC-SE), Paolo Menis (Margh-PD), Bruna Zorzini (PDCI), Pietro Colussi (Citt), e poi Paolo Ciani per AN, Alessandra Guerra e Claudio Violino (LN), Roberto Molinaro (UDC) e Piero Camber (FI). Al fine di promuovere l'apprendimento e l'uso del friulano da parte dei cittadini, si legge nell'emendamento frutto dei contatti della Commissione competente con politici locali durante la missione in Catalogna di qualche settimana fa, la Regione promuoverà l'attività di volontariato per l'insegnamento appunto del friulano. Apposta, viene istituito all'ARLeF il registro dei volontari, che possono essere tutti coloro che, maggiorenni e di madrelingua friulana, dichiarino la propria disponibilità a effettuare a titolo gratuito, secondo modelli organizzativi e con modalità operative definite dall'ARLeF stessa, attività dirette a diffondere la conoscenza e l'uso del friulano.

(segue)