CR: tutela friulano, approvati articoli 16-17-18 (3)
(ACON) Trieste, 22 nov - DT - Con l'approvazione degli ultimi
tre articoli (16 sul materiale didattico, 17 sui docenti e 18
sugli interventi di promozione), si è concluso l'esame del Capo
III della legge sul friulano, Capo dedicato agli interventi
nell'istruzione.
Passato senza emendamenti l'articolo 16, sul 17 sono state
apportate alcune sostanziose modifiche attraverso un emendamento
della Menosso (DS-PD). Innanzitutto, saranno le due università di
Udine e di Trieste - e non solo quella del capoluogo friulano - a
sottoscrivere le convenzioni con la Regione al fine di garantire
e sostenere i percorsi di formazione e aggiornamento degli
insegnanti di e in lingua friulana. In più, la Regione
provvederà, d'intesa con le autorità scolastiche e dopo aver
sentito le organizzazioni sindacali, all'istituzione di un elenco
degli insegnanti con competenze riconosciute - e non più
abilitati - per l'insegnamento del friulano. Si è aggiunto,
anche, che con disposizioni regolamentari da emanare di concerto
con l'ufficio scolastico regionale vengano definite le modalità
per l'accesso all'elenco e per l'utilizzazione del personale
docente iscritto allo stesso elenco.
E poi sono tre i commi soppressi: decade la distinzione tra
formazione iniziale e in servizio dei docenti, niente più bando e
relativi esami che danno titolo all'iscrizione nell'elenco, e
niente più procedure da parte della Regione per definire i
parametri, le condizioni di accesso, le norme di reclutamento e
di mobilità degli insegnanti di friulano.
Articolo 18: un emendamento di Pietro Colussi (Citt) ha soppresso
il comma con il quale la Regione assicurava la realizzazione di
azioni mirate alla diffusione e allo stimolo delle scuole e delle
famiglie per favorire l'adesione a modelli linguistici più
avanzati.
Aggiunto, infine, il 18 bis, finora l'unico emendamento condiviso
da maggioranza e opposizione: a firmarlo, infatti, oltre al
relatore di maggioranza Menosso (DS-PD), anche Mauro Travanut,
Maria Cristina Carloni e Patrizia Della Pietra (tutti e tre
DS-PD), Kristian Franzil (PRC-SE), Paolo Menis (Margh-PD), Bruna
Zorzini (PDCI), Pietro Colussi (Citt), e poi Paolo Ciani per AN,
Alessandra Guerra e Claudio Violino (LN), Roberto Molinaro (UDC)
e Piero Camber (FI). Al fine di promuovere l'apprendimento e
l'uso del friulano da parte dei cittadini, si legge
nell'emendamento frutto dei contatti della Commissione competente
con politici locali durante la missione in Catalogna di qualche
settimana fa, la Regione promuoverà l'attività di volontariato
per l'insegnamento appunto del friulano. Apposta, viene istituito
all'ARLeF il registro dei volontari, che possono essere tutti
coloro che, maggiorenni e di madrelingua friulana, dichiarino la
propria disponibilità a effettuare a titolo gratuito, secondo
modelli organizzativi e con modalità operative definite
dall'ARLeF stessa, attività dirette a diffondere la conoscenza e
l'uso del friulano.
(segue)