CR: tutela friulano, articolo 29, manca numero legale (5)
(ACON) Trieste, 22 nov - MPB - Sul voto relativo
all'emendamento all'articolo 23, riguardante le realtà
associative, con cui si introduce un comma in base al quale la
Regione riconosce alla Società Filologica Friulana "Graziadio
Isaia Ascoli" di Udine un ruolo di primaria importanza e ne
sostiene il perseguimento delle finalità istituzionali, il
consigliere Camber (FI) ha chiesto l'appello nominale annunciando
il voto favorevole del suo gruppo.
L'emendamento è stato accolto con 32 voti favorevoli (a dire sì
DS-PD, Margh-PD, Cittadini, PRC-SE, FI, AN, LN, UDC, PDCI, Pens),
nessuno contrario e nessun astenuto.
Accolta anche una modifica, contenuta in due emendamenti
analoghi, uno di Colussi (Citt) e uno della Menosso in cui i
soggetti, la cui attività di promozione e diffusione della lingua
friulana la Regione sostiene, sono individuati sentita l'ARLeF
non più su sua proposta.
Accolte anche le modifiche (Menosso) riguardanti l'articolo 24
sul piano generale di politica linguistica, definito dall'ARlef,
e poi approvato l'articolo 25 (sul piano delle priorità di
intervento) senza emendamenti. All'articolo 26, sui piani di
politica linguistica, sì a una integrazione, firmata
Menosso-Malattia, con la quale si precisa che nei piani speciali
di politica linguistica la Regione, gli Enti locali e i
concessionari di pubblici servizi devono prevedere l'adeguamento
progressivo della propria organizzazione e delle proprie
strutture tecniche per dare attuazione a quanto previsto dagli
articoli ricompresi nel Capo II riguardante l'uso pubblico della
lingua friulana.
La formulazione del ruolo dell'ARLef, trattato all'articolo 27, è
stata integrata da un emendamento dei leghisti Violino e Guerra.
L'ARLef, è precisato, si avvale nella definizione degli indirizzi
di politica linguistica della Commissione per l'uso locale della
lingua friulana, istituita presso l'ARLef stesso con funzioni
consultive e di proposta e nominata con decreto del presidente
della Regione. Questo organismo è costituito da rappresentanti
delle categorie economiche e produttive, degli ordini
professionali e delle organizzazioni sindacali operanti nel
territorio delimitato.
Dopo il sì all'articolo 28, inerente la clausola valutativa, al
momento di votare l'articolo 29 (sulla Conferenza di verifica e
di proposta che il presidente del Consiglio convoca almeno una
volta ogni cinque anni per valutare l'attuazione della legge in
questione) alla richiesta di verifica, il numero legale è
risultato mancare. I lavori sono stati quindi sospesi per 30
minuti.
(segue)