CR: fondo immobiliare sanità, dibattito (2)
(ACON) Trieste, 23 nov - MPB - Per Roberto Molinaro (UDC)
quella del Fondo immobiliare è una scelta imposta. Uno strumento
che non ci convince e per questo chiediamo una sospensione delle
procedure per chiarire i dubbi, che riguardano la finalità vera
del fondo, perché ci è venuto il sospetto che l'operazione
rientri nella strategia più vasta di ricapitalizzare la società
di gestione di risparmio di Friulia. Ci poniamo un punto di
domanda sulla gestione e sulle procedure degli appalti, non ci
convince il dato economico perchè le simulazioni presentate in
Commissione evidenziano vantaggi finanziari limitati.
Pio De Angelis (PRC-SE), ricordando che uno dei punti, poi
caduti, era che il fondo non avrebbe dovuto essere soggetto alle
leggi sugli appalti, ed evidenziando che i punti di forza ora
illustrati consistono nel fatto che ci sarebbero dei vantaggi di
risparmio sul personale, che però non potrà essere mandato a
casa, e sulla manutenzione e che il Fondo dovrebbe consentire una
riduzione dei tempi, ha sottolineato che si tratta di una serie
di dovrebbe che meritano verifiche. Perché non approfondire
allora? Che fretta c'è di far partire il fondo prima possibile?
Se non ci sono misteri, se il gioco è chiaro, gli approfondimenti
saranno utili per far capire meglio le cose anche a noi che al
momento siamo particolarmente riluttanti.
Per Sergio Lupieri (Margh-PD) la delibera di carattere
finanziario alleggerisce la responsabilità dei direttori delle
Aziende, rende possibile rinnovare l'edilizia ospedaliera, va a
dare risposte precise a un problema reale, con la raccomandazione
che sia salvaguardato il programma decennale degli investimenti e
che sia svolto il piano programmatorio, fissando che le
attrezzature per gli immobili siano quelle impiantistiche e non
quelle biomedicali.
Secondo Nevio Alzetta (DS-PD), il Fondo è un sistema legittimo
per reperire risorse e perché il debito che si produce non debba
appesantire il bilancio della Regione. Va respinta, inoltre,
l'accusa di accentramento. La proposta del fondo immobiliare
interviene in un sistema consolidato che forse non si vuol
modificare per cui si invoca il dubbio sugli appalti
centralizzati perchè non si vogliono perdere quelli decentrati.
Critica con il Fondo immobiliare anche Bruna Zorzini (PDCI) che
ha ricordato come in Commissione la decisione fosse passata senza
il suo voto e quello dei Verdi. Anche a nome del collega Metz ha
chiesto, convinta, una riflessione.
(segue)