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FI: Camber, una brutta legge quella sul friulano

23.11.2007
16:43
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/DT - Oggi è passata la legge sul friulano: una brutta, brutta legge. E i perché sono molteplici, spiega il consigliere di FI Piero Camber. Questa legge contiene ancora troppe imposizioni. In primis alle famiglie inserendo il silenzio assenso quando la legge quadro nazionale - la 482 del 99 - prevede esattamente l'opposto, cioè la libera scelta. Libertà è poter dire di sì, non l'obbligo di dover dire no.

Poi, ricorda Camber, Regione, Province, Comuni e i loro enti strumentali come l'Azienda sanitaria dovranno garantire il diritto d'uso del friulano in tutti i rapporti con i cittadini, anche al di fuori del territorio delimitato. Avremo così vigili trilingui a Gorizia (italiano, friulano e sloveno) così come i commessi regionali che lavorano negli uffici di Trieste. E per completare il quadro, bilingui tutti gli atti rivolti alla generalità dei cittadini, garantendo altresì il bilinguismo in tutti gli organismi elettivi. Costi spaventosi di interpreti e traduttori, assolutamente non quantificabili.

Imponiamo anche ai concessionari di pubblici servizi l'obbligo di attrezzarsi a comunicare e a rispondere in friulano; a predisporre persino piani speciali di politica linguistica. Così le aziende del gas, acqua, luce, dei trasporti, ma anche tutte le aziende telefoniche e quelle televisive (aziende peraltro quotate in borsa) dovranno attrezzarsi, conformarsi. Ma, la domanda sorge spontanea, sono imposizioni legittime?

Ci saranno poi albi speciali per i docenti abilitati all'insegnamento della lingua friulana nella lingua friulana. I presidi stessi quantificano in 2-3 milioni il costo di questi nuovi insegnanti. Chi pagherà?

Non siamo contro il friulano, anzi, annota Camber, siamo pienamente favorevoli alla tutela della lingua e della cultura friulana, così come di tutte le culture, di tutte le parlate della regione. Tant'è che abbiamo detto di sì al coinvolgimento della Filologica friulana, all'insegnamento volontario del friulano e a gran parte delle norme concernenti i mezzi di comunicazione e le realtà associative. Abbiamo proposto l'introduzione del friulano nelle scuole come materia facoltativa. Siamo però contro a chi specula su questa legge per motivi elettoralistici. Siamo convinti che questa nuova legge non servirà né al popolo friulano né alla giustamente orgogliosa terra friulana.