CR: ddl cooperazione, relatori minoranza (9)
(ACON) Trieste, 23 nov - DT - Una norma non completamente
soddisfacente (tanto che le opposizioni hanno votato astensione
in II Commissione), anche se ha comunque accolto molte
osservazioni provenienti dalle categorie interessate. E' il
commento del relatore di minoranza Roberto Asquini (FI) in merito
al disegno di legge sulla cooperazione. Purtroppo, aggiunge, il
limite di questo provvedimento è che non muta il quadro
esistente. Una legge, in pratica, nata più per riordinare che per
innovare.
Dello stesso parere è Giorgio Venier Romano, consigliere
dell'UDC. Il ddl, spiega, non prevede norme relative a tutte le
problematiche inerenti al mondo cooperativo, si prefigge invece
lo scopo di disciplinare soltanto i capitoli relativi a
promozione e, soprattutto, vigilanza. Tuttavia, il legislatore
regionale e gli amministratori pubblici in genere devono a questo
comparto una notevole attenzione perché esso costituisce una
grande opportunità e una grande ricchezza per l'intero territorio
del Friuli Venezia Giulia. Va inoltre sottolineato che una delle
novità più rilevanti riguarda l'inserimento delle cooperative di
credito fra i soggetti vigilati dall'Amministrazione regionale,
pur se di concerto con la Banca d'Italia.
Critica l'atteggiamento della maggioranza, definendolo
ideologico, Maurizio Franz (LN): con grave ritardo, sono state
apportate quelle modifiche necessarie a eliminare le disposizioni
relative al socio lavoratore, specie se disabile, che tanto danno
hanno creato al comparto cooperativo, soprattutto sociale.
Correzioni chieste da tempo dalla LN a seguito di numerose
segnalazioni. Per questo motivo, nonostante il disegno di legge
sia condivisibile soprattutto per la parte in cui coinvolge il
mondo cooperativo nel controllo dei suoi stessi rappresentanti,
la LN, annuncia Franz, è orientata verso un voto di astensione.
(segue)