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CR: ddl cooperazione, relatori minoranza (9)

23.11.2007
17:02
(ACON) Trieste, 23 nov - DT - Una norma non completamente soddisfacente (tanto che le opposizioni hanno votato astensione in II Commissione), anche se ha comunque accolto molte osservazioni provenienti dalle categorie interessate. E' il commento del relatore di minoranza Roberto Asquini (FI) in merito al disegno di legge sulla cooperazione. Purtroppo, aggiunge, il limite di questo provvedimento è che non muta il quadro esistente. Una legge, in pratica, nata più per riordinare che per innovare.

Dello stesso parere è Giorgio Venier Romano, consigliere dell'UDC. Il ddl, spiega, non prevede norme relative a tutte le problematiche inerenti al mondo cooperativo, si prefigge invece lo scopo di disciplinare soltanto i capitoli relativi a promozione e, soprattutto, vigilanza. Tuttavia, il legislatore regionale e gli amministratori pubblici in genere devono a questo comparto una notevole attenzione perché esso costituisce una grande opportunità e una grande ricchezza per l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia. Va inoltre sottolineato che una delle novità più rilevanti riguarda l'inserimento delle cooperative di credito fra i soggetti vigilati dall'Amministrazione regionale, pur se di concerto con la Banca d'Italia.

Critica l'atteggiamento della maggioranza, definendolo ideologico, Maurizio Franz (LN): con grave ritardo, sono state apportate quelle modifiche necessarie a eliminare le disposizioni relative al socio lavoratore, specie se disabile, che tanto danno hanno creato al comparto cooperativo, soprattutto sociale. Correzioni chieste da tempo dalla LN a seguito di numerose segnalazioni. Per questo motivo, nonostante il disegno di legge sia condivisibile soprattutto per la parte in cui coinvolge il mondo cooperativo nel controllo dei suoi stessi rappresentanti, la LN, annuncia Franz, è orientata verso un voto di astensione.

(segue)