Domani a Trieste convegno su futuro Unione europea
(ACON) Trieste, 03 dic - COM/DT - Dove sta andando l'Unione
europea? Dopo il no francese e olandese nei referendum del 2005
sul trattato che adottava una Costituzione per l'Europa e le
resistenze più o meno esplicite alla sua approvazione manifestate
da Paesi come Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca, si era
aperta nell'Unione una lunga crisi istituzionale. Nel giugno del
2007, sotto l'impulso della presidenza di turno tedesca, il
Consiglio europeo ha finalmente raggiunto un accordo per
rilanciare il processo di integrazione. L'intesa sul testo del
nuovo trattato di riforma è stata raggiunta nel vertice informale
dei capi di Stato e di Governo svoltosi a Lisbona il 18 e 19
ottobre scorsi.
Il nuovo trattato, per entrare in vigore, dovrà essere ratificato
da tutti i Paesi membri dell'Unione. Sarà sulla base di questo
nuovo contesto giuridico che, nella primavera del 2009, i
cittadini europei saranno chiamati a votare per eleggere i loro
rappresentanti al Parlamento. E allora, quali le novità del nuovo
trattato? E quali le differenze con la mancata Costituzione? È su
questo tema che il centro studi Dialoghi Europei ha promosso per
domani (martedì 4 dicembre) un dibattito pubblico intitolato
"Dalla Costituzione mancata al nuovo Trattato di Lisbona. Come
cambia l'UE".
L'incontro avrà luogo alla sala Tessitori del Consiglio
Regionale, in piazza Oberdan 5 a Trieste, e sarà introdotto da
Giorgio Rossetti, già parlamentare europeo nonché presidente
dell'associazione "Dialoghi Europei". Sono previsti interventi di
Pier Virgilio Dastoli, direttore della rappresentanza in Italia
della Commissione europea, Stefano Amadeo, docente di Diritto
dell'Unione europea all'università di Trieste, e Ugo Ferruta,
segretario regionale del Movimento Federalista Europeo.