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UDC: Molinaro, famiglie dimenticate dalla Finanziaria 2008

03.12.2007
13:46
(ACON) Trieste, 03 dic - COM/RC - "La manovra di bilancio 2008 che la Giunta regionale ha portato all'attenzione della I Commissione consiliare, ancora una volta evidenzia la scarsa considerazione e attenzione riservata alle 550mila famiglie del Friuli Venezia Giulia. Le cifre degli stanziamenti in proposito sono eloquenti".

Lo scrive in una nota il capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale, Roberto Molinaro, che così prosegue:

"Abbiamo sempre ritenuto che la famiglia vada considerata una risorsa per la comunità regionale e un fondamento della sua coesione sociale. Quindi non possiamo guardare ai soli stanziamenti socio-assistenziali, che presuppongono una famiglia bisognosa, ma anche a quelli specifici e rivolti alla generalità delle famiglie".

"Per la Carta famiglia, mettendo insieme anche tutte le risorse non spese nel 2007, gli stanziamenti arrivano soltanto alla metà dei 16 milioni di euro necessari. Così come le altre risorse per una piena attuazione della legge regionale, e in particolare per i progetti delle famiglie, sono esigui. Non accade così per il reddito base di cittadinanza, che può contare su disponibilità più che soddisfacenti, raddoppiate rispetto a quelle precedenti".

"Evidentemente Illy e la sua maggioranza hanno scelto l'intervento ideologicamente affine a tutta la sinistra piuttosto che la famiglia. Ma anche nel settore della casa le cose non vanno meglio: infatti non c'è alcuna previsione per l'abbattimento dei costi dei mutui, aumentati a dismisura, che le famiglie devono pagare rischiando di diventare povere per il solo fatto di aver voluto costruirsi una casa".

"Stessa condizione, infine, per la sicurezza delle nostre comunità, una priorità avvertita anche dalle famiglie. Un risicato stanziamento a fondo globale non è certamente ciò che l'intero centro destra aveva proposto, e la maggioranza accolto unanimemente, in sede di approvazione del DPFER solo due mesi fa. Evidentemente anche la questione della sicurezza, come quella della famiglia, continua ad essere ritenuta problematica non di competenza della Regione".