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Pari opportunità e consigliere a convegno lavoro femminile

06.12.2007
13:33
(ACON) Trieste, 06 dic - ET - La presentazione del Rapporto 2007 sul lavoro femminile e le politiche di conciliazione nella nostra regione, organizzata dall'Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale alla Stazione marittima di Trieste, è stata l'occasione per discutere della condizione femminile.

L'approfondita illustrazione delle varie parti del rapporto da parte degli autori (Laura Chies e Saveria Capellari - Università degli studi di Trieste, Chiara Cristini - Agenzia regionale del lavoro e Felice Carta - Direzione centrale lavoro) ha fatto emergere una situazione femminile globale in netto miglioramento (specie se paragonata agli anni '50 e '70 del secolo scorso), ma ancora perfettibile, ad esempio, per quanto riguarda la retribuzione al primo ingresso, la collocazione professionale all'interno delle gerarchie, la presenza nei settori scientifici e la rappresentanza nei centri decisori.

Il vero nodo da sciogliere per la società contemporanea, secondo la presidente della Commissione regionale Pari opportunità Renata Brovedani, è la possibilità per le donne di conciliare lavoro, cura della famiglia allargata e genitorialità, tre diritti della persona che spesso vengono presentati come contrapposti. Da questo dipende non solo la stabilità demografica, ma anche tutte le ripercussioni successive sulla società, come la decrescita della popolazione attiva e il conseguente problema del mantenimento dello stato sociale e del sistema pensionistico. "La prospettiva di un Friuli Venezia Giulia, come regione centrale nelle politiche europee e tutto ciò che ne consegue a livello concreto, come nuovi servizi e nuove attività - ha concluso la Brovedani - dovrebbe stimolare soprattutto noi donne a esplorare scenari professionali nuovi".

Al convegno erano presenti anche le consigliere regionali Tamara Blazina e Maria Cristina Carloni (DS-PD) e nella successiva tavola rotonda volta ad approfondire le varie situazioni lavorative al femminile, moderata dalla giornalista Viviana Valente, ha partecipato Alessandra Guerra, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale. Punto centrale, la capacità delle donne di fare sistema - trovata carente - e la mancanza di una rete di sostegno alla famiglia. Per la Guerra, l'introduzione delle quote rosa nella legge elettorale è stata necessaria, visto che la classe politica dimostra ancora poca sensibilità alle questioni femminili e una maggiore rappresentanza delle donne - ha aggiunto - non potrà che migliorare la situazione e rendere le risposte politiche più pronte e incisive.