Tesini incontra Dalai Lama
(ACON) Zugliano di Pozzuolo (UD), 11 dic - MPB - "Santità,
tenevo molto a salutarla e a confermarle la simpatia e l'amicizia
di tutti i Consigli regionali d'Italia che vedono in lei non solo
il simbolo di una grande fede e di un grande amore, ma anche dei
nuovi diritti per il domani: la causa del suo popolo è la causa
di tutti coloro che vogliono serenità, giustizia, prosperità,
amore e pace. Vederla serena vuol dire che Ella è convinta che
questo risultato è vicino".
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, nel
colloquio privato con Sua Santità Tengyn Gyatso, quattordicesimo
Dalai Lama incontrato al Centro Balducci di Zugliano di Pozzuolo,
ha portato, come coordinatore della Conferenza dei presidenti dei
Consigli regionali italiani, anche il saluto dei colleghi delle
altre regioni sottolineando che "vogliamo avere un buon rapporto
con la Cina con la quale abbiamo grandi relazioni", ma
aggiungendo anche che "vogliamo che questo avvenga in una
condizione di rispetto per tutti". "Le regioni italiane sono al
suo fianco e la preghiamo di dirlo al suo popolo" - ha detto
ancora Tesini che alla fine si è dichiarato molto colpito dalla
straordinaria sintesi di realismo, concretezza, ottimismo,
manifestata dal Dalai Lama, capace di comunicare intensità
spirituale profonda e piena consapevolezza che i cambiamenti
richiedono tenacia e pazienza.
"Le sue parole ci incoraggiano - ha detto a sua volta il Dalai
Lama parlando della sua terra, il Tibet, come di un Paese con una
tradizione spirituale antica e profonda ma che sta lentamente
cambiando. Siamo il Tetto del mondo, ma questo non è una
questione squisitamente tibetana, perché coinvolge
geograficamente terre che vanno dalla Cina al Pakistan e in esso
nascono fiumi che influenzano la vita di milioni di persone.
L'eredità spirituale e culturale tibetana è un insieme di
elementi che possono essere utili a tutti. In un mondo di
violenza e intolleranza, preservare tale cultura serve per
aiutare tutte le persone della terra".
"Che accada consciamente o inconsapevolmente, c'è un grave
genocidio culturale" - ha proseguito il Dalai Lama che per quanto
riguarda le risoluzioni politiche ha ribadito che l'obiettivo non
è l'indipendenza, ma il riconoscimento di un'area autonoma
fondata sul rispetto dei diritti umani. "Per questo sono grato
del vostro sostegno, perché non è solo a favore del Tibet ma per
la giustizia. E' molto importante mantenere buone relazioni
economiche e di amicizia con la Cina, ma è importante anche
preservare e promuovere democrazia, libertà religiosa e di stampa
e il vostro sostegno è perciò molto apprezzato".
Un impegno condiviso da Tesini che ha donato a Sua Santità la
riproduzione in argento del bassorilievo della fondazione di
Aquileia. "Aquileia cristiana simbolo di pluralismo culturale e
religioso, aperta già 2000 anni fa a tutte le culture e religioni
del mondo. Un segno donato "con tanto affetto" - ha sottolineato
Tesini e al quale il Dalai Lama ha risposto ponendo al collo del
presidente del Consiglio la sciarpa bianca della tradizione sulla
quale - ha spiegato - è tessuta una preghiera con parole di pace
per il giorno e per la notte.
"I miei principali obiettivi sono lo sviluppo dei valori umani e
l'armonia tra le religioni", ha concluso Sua Santità raccontando
di essere rimasto molto positivamente impressionato dall'incontro
interreligioso avuto nella mattina, tanto da paragonarlo a quello
avuto ad Assisi e da definirlo appunto una mini-Assisi.
(foto in e-mail)