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Tesini incontra Dalai Lama

11.12.2007
15:55
(ACON) Zugliano di Pozzuolo (UD), 11 dic - MPB - "Santità, tenevo molto a salutarla e a confermarle la simpatia e l'amicizia di tutti i Consigli regionali d'Italia che vedono in lei non solo il simbolo di una grande fede e di un grande amore, ma anche dei nuovi diritti per il domani: la causa del suo popolo è la causa di tutti coloro che vogliono serenità, giustizia, prosperità, amore e pace. Vederla serena vuol dire che Ella è convinta che questo risultato è vicino".

Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, nel colloquio privato con Sua Santità Tengyn Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama incontrato al Centro Balducci di Zugliano di Pozzuolo, ha portato, come coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali italiani, anche il saluto dei colleghi delle altre regioni sottolineando che "vogliamo avere un buon rapporto con la Cina con la quale abbiamo grandi relazioni", ma aggiungendo anche che "vogliamo che questo avvenga in una condizione di rispetto per tutti". "Le regioni italiane sono al suo fianco e la preghiamo di dirlo al suo popolo" - ha detto ancora Tesini che alla fine si è dichiarato molto colpito dalla straordinaria sintesi di realismo, concretezza, ottimismo, manifestata dal Dalai Lama, capace di comunicare intensità spirituale profonda e piena consapevolezza che i cambiamenti richiedono tenacia e pazienza.

"Le sue parole ci incoraggiano - ha detto a sua volta il Dalai Lama parlando della sua terra, il Tibet, come di un Paese con una tradizione spirituale antica e profonda ma che sta lentamente cambiando. Siamo il Tetto del mondo, ma questo non è una questione squisitamente tibetana, perché coinvolge geograficamente terre che vanno dalla Cina al Pakistan e in esso nascono fiumi che influenzano la vita di milioni di persone. L'eredità spirituale e culturale tibetana è un insieme di elementi che possono essere utili a tutti. In un mondo di violenza e intolleranza, preservare tale cultura serve per aiutare tutte le persone della terra".

"Che accada consciamente o inconsapevolmente, c'è un grave genocidio culturale" - ha proseguito il Dalai Lama che per quanto riguarda le risoluzioni politiche ha ribadito che l'obiettivo non è l'indipendenza, ma il riconoscimento di un'area autonoma fondata sul rispetto dei diritti umani. "Per questo sono grato del vostro sostegno, perché non è solo a favore del Tibet ma per la giustizia. E' molto importante mantenere buone relazioni economiche e di amicizia con la Cina, ma è importante anche preservare e promuovere democrazia, libertà religiosa e di stampa e il vostro sostegno è perciò molto apprezzato".

Un impegno condiviso da Tesini che ha donato a Sua Santità la riproduzione in argento del bassorilievo della fondazione di Aquileia. "Aquileia cristiana simbolo di pluralismo culturale e religioso, aperta già 2000 anni fa a tutte le culture e religioni del mondo. Un segno donato "con tanto affetto" - ha sottolineato Tesini e al quale il Dalai Lama ha risposto ponendo al collo del presidente del Consiglio la sciarpa bianca della tradizione sulla quale - ha spiegato - è tessuta una preghiera con parole di pace per il giorno e per la notte.

"I miei principali obiettivi sono lo sviluppo dei valori umani e l'armonia tra le religioni", ha concluso Sua Santità raccontando di essere rimasto molto positivamente impressionato dall'incontro interreligioso avuto nella mattina, tanto da paragonarlo a quello avuto ad Assisi e da definirlo appunto una mini-Assisi.

(foto in e-mail)