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FI: Camber, sul friulano battaglia elettorale non culturale

12.12.2007
15:33
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - "Come sempre - dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Piero Camber - il presidente Illy non si smentisce classificando la battaglia politica sulla lingua friulana di chi non la pensa come lui fondata sull'ignoranza".

"Attacca per difendersi, ben sapendo che ha giocato una partita solo elettorale e rischia di perderla - aggiunge Camber - pensando inoltre che i politici regionali e nazionali, gli imprenditori, i sindacati, i cittadini, in fondo non capiscono nulla della sua idea: la diversità è un fattore di competitività. Una frase che non significa nulla, vuota, come vuota è la politica di questa regione negli ultimi cinque anni: debito alle stelle, meno servizi per gli anziani, liste d'attesa lunghissime, finanza illuministica, vendita delle società regionali, riforme devastanti".

"Ma limitandoci alla lingua friulana - afferma Camber - possiamo solo ricordare che valorizzare una lingua e una cultura che ha profonde radici storiche è pienamente condivisibile. Ergere steccati limitando la libertà delle famiglie e dei nostri ragazzi, delle pubbliche amministrazioni, delle istituzioni scolastiche, delle imprese non è e non deve essere consentito a nessuno, neanche a Illy".

"Aver imposto - così ancora Camber - direttamente o anche surrettiziamente: ai Comuni di essere friulani, mentre sarebbero necessarie esplicite delibere dei Consigli comunali sia per entrare nella perimetrazione che per uscirne; alle famiglie e ai loro figli il friulano tramite il silenzio assenso; alle scuole l'assunzione di insegnati friulani; alle Amministrazioni pubbliche di fornire ogni atto anche in friulano con l'assunzione di traduttori e interpreti; alle aziende erogatrici di pubblici servizi (bus, luce, acqua, autostrada e persino gestori di telefonia e televisivi) il bilinguismo; al Servizio sanitario regionale l'assunzione di interpreti e traduttori invece di infermieri, è stato un passo più lungo della gamba".

"E mentre l'Europa si allarga - conclude Camber - stiamo attenti ai neonazionalismi mascherati da rivendicazioni linguistiche che, assieme alle difficoltà economiche, possono risvegliare antagonismi e sopraffazioni sopiti, col rischio di un ritorno al medioevo invece di ottenere i vantaggi economici annunciati per questa Regione e tutti da dimostrare".