FI: Camber, sul friulano battaglia elettorale non culturale
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - "Come sempre - dichiara in
una nota il consigliere regionale di Forza Italia Piero Camber -
il presidente Illy non si smentisce classificando la battaglia
politica sulla lingua friulana di chi non la pensa come lui
fondata sull'ignoranza".
"Attacca per difendersi, ben sapendo che ha giocato una partita
solo elettorale e rischia di perderla - aggiunge Camber -
pensando inoltre che i politici regionali e nazionali, gli
imprenditori, i sindacati, i cittadini, in fondo non capiscono
nulla della sua idea: la diversità è un fattore di competitività.
Una frase che non significa nulla, vuota, come vuota è la
politica di questa regione negli ultimi cinque anni: debito alle
stelle, meno servizi per gli anziani, liste d'attesa lunghissime,
finanza illuministica, vendita delle società regionali, riforme
devastanti".
"Ma limitandoci alla lingua friulana - afferma Camber - possiamo
solo ricordare che valorizzare una lingua e una cultura che ha
profonde radici storiche è pienamente condivisibile. Ergere
steccati limitando la libertà delle famiglie e dei nostri
ragazzi, delle pubbliche amministrazioni, delle istituzioni
scolastiche, delle imprese non è e non deve essere consentito a
nessuno, neanche a Illy".
"Aver imposto - così ancora Camber - direttamente o anche
surrettiziamente: ai Comuni di essere friulani, mentre sarebbero
necessarie esplicite delibere dei Consigli comunali sia per
entrare nella perimetrazione che per uscirne; alle famiglie e ai
loro figli il friulano tramite il silenzio assenso; alle scuole
l'assunzione di insegnati friulani; alle Amministrazioni
pubbliche di fornire ogni atto anche in friulano con l'assunzione
di traduttori e interpreti; alle aziende erogatrici di pubblici
servizi (bus, luce, acqua, autostrada e persino gestori di
telefonia e televisivi) il bilinguismo; al Servizio sanitario
regionale l'assunzione di interpreti e traduttori invece di
infermieri, è stato un passo più lungo della gamba".
"E mentre l'Europa si allarga - conclude Camber - stiamo attenti
ai neonazionalismi mascherati da rivendicazioni linguistiche che,
assieme alle difficoltà economiche, possono risvegliare
antagonismi e sopraffazioni sopiti, col rischio di un ritorno al
medioevo invece di ottenere i vantaggi economici annunciati per
questa Regione e tutti da dimostrare".