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Citt: Monai, San Francesco a Cividale sarà restaurato

12.12.2007
15:34
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - La chiesa di San Francesco e l'annesso convento è uno dei fiori all'occhiello dell'architettura sacra di Cividale del Friuli. Un luogo che nel corso dei secoli, soprattutto in tempi recenti, ha saputo rinnovarsi diventando da luogo di culto a centro di aggregazione per i giovani e per l'intera comunità. Un percorso importante frutto dell'impegno di molti e che ora vede un ulteriore tassello aggiungersi ai tanti che hanno contribuito alla rinascita del centro San Francesco.

"E' di questi giorni - ha annunciato il consigliere dei Cittadini e vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Monai - la notizia che la Giunta regionale ha deliberato un contributo di 150 mila euro per lavori di restauro, ripristino e adeguamento strutturale del Centro. Un ottimo risultato frutto di un sopralluogo che ho compiuto con il vicepresidente della Giunta Gianfranco Moretton. In quell'occasione, l'arciprete monsignor Guido Genero ci aveva accompagnato per illustrarci i lavori che mancavano all'ultimazione del Centro. Lavori che ora potranno venir intrapresi per giungere così alla definitiva ultimazione dell'importante manufatto".

Il complesso di San Francesco si affaccia a nord sull'omonima piazza, mentre a sud si erge a picco sul Natisone. Nel 1285 i frati francescani si trasferirono da Borgo di Ponte in questo luogo a ridosso del fiume, dove iniziarono a erigere la chiesa e il convento nel 1296 in seguito all'autorizzazione concessa dal patriarca Raimondo della Torre. Alcuni lavori di ripristino vennero eseguiti nel 1495 e nel 1511 a seguito dei danni causati dal terremoto. Annessa al convento si trovava la scuola dei novizi, situata nell'attuale residenza del canonico, che affiancava la chiesa. Altri lavori di restauro vennero eseguiti nel settecento quando il complesso venne ampliato verso ovest. I frati risiederanno a lungo in questo luogo, sino al 1769, anno in cui il convento viene sospeso e subito acquistato dal Capitolo che ne trasforma la funzione, adibendolo in parte a residenza. Nel 1810 la chiesa viene occupata dai militari; riconsacrata nel 1822, viene utilizzata come magazzino; subisce ancora ingenti danni e nel 1946 iniziano da parte della Soprintendenza i primi lavori di restauro. L'ampio chiostro, che con il suo spazio definiva il fianco ovest della chiesa e il prospetto sud del convento, purtroppo, è stato demolito in epoca napoleonica.

Va ricordato - conclude Monai - che la Regione ha erogato un finanziamento consistente, pari a cinquecentomila euro, anche per il completamento del Museo cristiano (gli spazi espositivi rispetto ai precedenti sono quadruplicati) che sarà inaugurato il prossimo gennaio. Il museo, che si trova all'interno del Duomo, in un vano rettangolare ricavato nel 1946 tra il cortile e la parete della navata destra, accoglie alcune tra le testimonianze più rappresentative della scultura alto medioevale, soprattutto di epoca longobarda.