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AN: Ritossa, sull'energia servono risposte concrete

12.12.2007
16:20
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - Adriano Ritossa, consigliere regionale di AN e vicepresidente della IV Commissione, interviene con una nota in merito al disegno di legge sull'energia, del quale è relatore di minoranza.

"Sin dal D.Legs 110/2002 la Regione, oltre alle funzioni amministrative, poteva legiferare e programmare la sua politica energetica entro il binario dell'interesse nazionale. Solo il 21 maggio 2007, con decreto n. 0137Pres, venne però approvato il Piano energetico regionale, nell'intento di offrire uno strumento di programmazione strategica della Regione. Peccato che detto piano risulti estremamente carente, in quanto si limita a fotografare lo scenario attuale del sistema energetico su due parametri: quello della domanda (consumi) e quello dell'offerta (produzione). Ecco perché si rischia che le semplici declarazioni del PER (Piano energetico regionale) si fermino a semplici enunciati, tra cui: assicurare l'energia a famiglie, imprese e infrastrutture; aumentare l'efficienza del sistema energetico; ridurre i costi dell'energia; minimizzare l'impatto ambientale; promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Come si può notare una semplice declaratoria fine a se stessa".

"Non dare indicazioni circa la programmazione finanziaria regionale a sostegno degli investimenti o fare previsioni riguardo la localizzazione di impianti e infrastrutture energetiche asserendo di non volere interferire con gli strumenti urbanistici - aggiunge Ritossa - equivale a essere il Ponzio Pilato di turno, che non dà soluzioni e crea ulteriori ritardi e aggravi al mondo della produzione e delle famiglie. Ecco perché, anche come relatore di minoranza sul disegno di legge che detta norme in materia di energia, ribadisco come le bardature burocratico-legislative del provvedimento rischino di procrastinare, aggravandole, le scelte e quindi le soluzioni".

"Vorremmo che, disponendo di un DPFER e del disegno di legge, si avesse il coraggio di dire come si potrebbe provvedere alla produzione, trasporto, consumo, come si potrebbero armonizzare le infrastrutture energetiche con il paesaggio, l'ambiente e il territorio. Sono queste - conclude Ritossa - signori della maggioranza, le domande per cui vi sfidiamo per ricevere una risposta concreta e non articoli su carta patinata".