Roma: Tesini, Calabrò e Petruccioli ad assise Corecom
(ACON) Roma, 13 dic - MPB - Accrescere le capacità operative
dei Corecom, investire sulla loro autorevolezza, professionalità
e capacità di lavoro in sinergia. Questa la consapevolezza
maturata in questi anni di sperimentazione da che, nel 2003, è
stato sottoscritto l'accordo quadro tra Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni, Conferenza delle Regioni e Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative regionali, con il quale si
individuavano i principi generali dell'esercizio delle funzioni
delegate in tema di comunicazioni.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini intervenendo a Roma, in qualità di coordinatore della
Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle
Regioni e Province autonome, alla III assise dei Comitati
regionali per le comunicazioni, a palazzo Altieri, incentrata
sull'evoluzione tecnologica del sistema delle comunicazioni e
sull'esigenza di tutela dei cittadini.
I Corecom - ha sottolineato Tesini, parlando del loro ruolo sui
territori con una lettura legata anche all'esperienza del
Comitato del Friuli Venezia Giulia - hanno in questo periodo
misurato le loro capacità sulla base dei principi e dei criteri
contenuti nell'accordo e, visto il buon esito della
sperimentazione, il confronto con essi riguarderà l'attribuzione
di importanti funzioni quali il monitoraggio radiotelevisivo e la
tenuta dei registri degli operatori di comunicazioni.
La riapertura del tavolo tra Autorità, Regioni e Corecom assume
perciò - ha detto ancora Tesini - il valore di una riflessione
sulle prospettive di governo delle comunicazioni a livello
regionale, oltre che di bilancio dei primi tre anni di esercizio
delle funzioni delegate e di potenziamento del ruolo e
dell'attività attraverso ulteriori competenze, con la previsione
di risorse finanziare adeguate.
Tesini ha parlato anche dei modelli di governance
dell'ordinamento delle comunicazioni da costruire, alla luce
della riforma costituzionale del Titolo V, considerando che
l'evoluzione tecnologica oramai sta incidendo sulle stesse
capacità dei modelli istituzionali di far fronte alle proprie
missioni, ma anche tenendo conto del ruolo dei cittadini, della
loro tutela e della promozione di una cittadinanza che renda i
nostri territori competitivi nello scenario globale.
Nel suo intervento, il presidente dell'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni Corrado Calabrò ha apprezzato l'approccio di
Tesini, condividendo l'intenzione di utilizzare il tavolo
politico per il rinnovo delle deleghe ai Corecom come occasione
per elaborare indirizzi nel settore dell'ordinamento delle
comunicazioni.
Il presidente della RAI Claudio Petruccioli, parlando della
necessità di rilancio del servizio pubblico televisivo, ha
affermato che esso svolge una funzione unitaria ma indirizzata a
target diversi e fortemente connotati dalle loro peculiarità
territoriali. A questo riguardo ha sottolineato le problematiche
connesse alle lingue storiche minoritarie e ha più volte citato -
guardando alla dimensione europea - l'esperienza dell'Euroregione
che vede impegnato il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e la
Carinzia e ha ricordato al proposito il progetto che la sede
centrale della RAI sta svolgendo con le sedi di Trieste e di
Udine.
(foto in e-mail)