UDC: Salvador si è dimesso dal Comitato di controllo
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/AB - "Oggi si è toccato il punto
più basso in questa legislatura, e forse nell'intera storia della
Regione, nei rapporti tra Consiglio regionale e presidente della
Regione".
Lo afferma il consigliere regionale dell'UDC, Maurizio Salvador,
che annuncia di essersi dimesso dal Comitato per la legislazione,
il controllo e la valutazione.
"La mancata partecipazione ai lavori del Comitato del direttore
generale Andrea Viero - spiega il consigliere - durante i quali
avrebbe dovuto essere sentito in merito all'affidamento esterno
di incarichi e consulenze da parte dell'Amministrazione regionale
nella legislatura in corso, rappresenta un fatto di una gravità
inaudita. Si tratta dell'ultimo episodio di una serie di
comportamenti censurabili da parte della direzione generale nei
confronti del Consiglio regionale su questa specifica questione.
Sono passati ben quattordici mesi da quando il Comitato ha
deliberato di richiedere alla direzione generale l'elenco
completo degli incarichi e delle consulenze esterne. In questo
lungo periodo di tempo, nonostante i numerosi solleciti, è stato
impedito al Comitato stesso di svolgere le proprie funzioni di
informazione e controllo previste dal regolamento.
Il regolamento interno del Consiglio regionale - sottolinea il
consigliere dell'UDC - individua tra i propri organi anche il
Comitato. In questo momento è indispensabile un autorevole
intervento da parte del presidente del Consiglio Alessandro
Tesini nei confronti del presidente della Regione Illy a garanzia
e tutela del ruolo e della dignità del Consiglio regionale.
Proprio in attesa di questo intervento - conclude Salvador -
l'UDC ha ritenuto di uscire dal Comitato per la legislazione, il
controllo e la valutazione finché non verranno ripristinate
trasparenza, correttezza e leale collaborazione tra Consiglio e
Giunta. Peraltro - sottolinea l'esponente centrista - che da
parte del presidente Illy vi fosse scarsa considerazione del
Comitato lo si era capito fin da quando il gruppo dei Cittadini
per il Presidente non aveva nominato un proprio rappresentante,
ma non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto".