News


CR: Tesini commemora Spacapan e Vigini (1)

18.12.2007
10:52
(ACON) Trieste, 18 dic - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha commemoranto in Aula il consigliere Mirko Spacapan e l'ex consigliere Arturo Vigini, "due protagonisti - ha sottolineato - della vita di questa Assemblea recentemente scomparsi, due personalità dai profili diversi, per età, origini, vicende umane, ma con tratti comuni pur nelle differenze".

"Mirko Spacapan, figlio di sloveni emigrati in Argentina, uomo di punta della Slovenska skupnost, e nostro collega in questa legislatura, mancato il 23 novembre scorso - ha ricordato Tesini - è stato strappato da un male inguaribile, a 54 anni, agli affetti della famiglia, all'impegno professionale di medico neonatologo, all'attività politica e a una miriade di attività e iniziative che instancabilmente ed entusiasticamente coltivava con doti anche di straordinario organizzatore. Brillante specialista in rianimazione neonatale, aveva iniziato la sua carriera politica nel 1976 fondando la sezione giovanile dell'Unione slovena di Gorizia, e l'aveva proseguita con l'elezione in Provincia dove era stato assessore, assumendo poi l'incarico di segretario provinciale dell'Unione slovena mentre nel 2003 era stato eletto consigliere regionale, ruolo che ha rivestito con grande impegno fino all'insorgere della malattia. Annoverava inoltre un vastissimo panorama di interessi culturali, musicali, sportivi, nell'associazionismo e nel volontariato. E se uno degli ultimi suoi impegni era stato ottenere all'ospedale di Gorizia sia il servizio di trombolisi sia il centro unico regionale per la tipizzazione del sangue, sappiamo - ha detto ancora Tesini - che il traguardo delle due leggi di tutela dello sloveno e del friulano, raggiunto purtroppo senza il suo voto, ma da lui condiviso in tutto il percorso, sarebbe stato per Mirko motivo di grande soddisfazione. Nelle settimane seguite alla sua morte abbiamo avuto innumerevoli testimonianze sul suo temperamento forte e vivace, intraprendente e aperto, a conferma di un atteggiamento che conoscevamo bene, che era vera sostanza e che avevamo sempre apprezzato anche per quel sorriso amichevole ed entusiasta che non dimenticheremo e che ci mancherà". E' la storia di un'altra minoranza, quella italiana nell'ex Jugoslavia, che emerge dalla vicenda esistenziale e politica di Arturo Vigini, mancato dopo breve malattia, il 25 novembre, all'età di 81 anni. Aveva fatto parte dell'Assemblea regionale per tre legislature, dal 1973 al 1988, occupandosi prevalentemente di servizi sociali anche in qualità di presidente della Commissione consiliare sanità e assistenza, e presiedendo anche la Commissione speciale per la revisione dello Statuto di autonomia. Nato in Istria nel 1926, riparato a Trieste nel 1947 come tanti esuli, sfuggendo ai rastrellamenti tedeschi e poi ai reparti jugoslavi, Arturo Vigini portò con sé solo gli abiti che indossava e una coscienza politica già formata dall'incontro degli anni dell'adolescenza con mons. Edoardo Marzari figura mitica di prete, di formatore e di intellettuale antifasciata. Componente del CLN dell'Istria, il primo organismo di rappresentanza e di tutela degli esuli istriani operante a Trieste, è stato tra i fondatori dell'associazione delle comunità istriane, ha svolto la sua azione pubblica nelle file della Democrazia Cristiana con incarichi alla Provincia e al Comune di Trieste e in Regione dove ha presentato due leggi - quella per la costituzione dell'Istituto regionale della cultura istriana fiumana e dalmata e di quella sul riscatto degli alloggi dei profughi istriani - facendo infine parte anche della Giunta come assessore al bilancio e alla programmazione, subentrato all'on. Coloni.

"E' stato anche direttore provinciale delle ACLI, esperienza alla quale appartiene la mia personale conoscenza con Arturo Vigini - ha detto Tesini - di cui con conservo il ricordo fermissimo di una persona per la quale la fede ha avuto un ruolo centrale nella vita e il cattolicesimo democratico era il perno anche della politica: la politica che vuole attuare i grandi ideali. Ideali e non ideologie - era il suo motto - da vivere anche nel quotidiano e nel servizio al prossimo, particolarmente a quello più bisognoso, creando legami autentici di amicizia fra le persone".

"Arturo Vigini ha saputo farlo, e credo che proprio in questa idealità e in questa capacità di amicizia, in un impegno inesauribile verso gli altri - ha concluso il presidente Tesini - l'esperienza e l'impegno di un vecchio consigliere che ha lasciato la sua impronta nelle istituzioni e fra la gente trovi comunanza con quella di un collega come Mirko Spacapan, mancato troppo presto, lasciandoci in eredità la lezione di un modo entusiastico e attivo di affrontare le cose, così come anche Arturo Vigini aveva saputo fare".

L'Aula ha quindi osservato un minuto di raccoglimento.

(segue)